Mes o non Mes? Non è questo il vero problema dell’Italia.

di Redazione. Il Mes, Meccanismo europeo di stabilità, noto ai più come “Salva Stati”, sta occupando le prime pagine di tutti i giornali, va in onda da mattino a sera a reti unificate e se ne parla pure al bar e al mercato, dove forse se ne dibatte con più competenze e maggior Contezza di chi invece sarebbe preposto a decidere nel merito.

Le fazioni sono due, una contraria e l’altra favorevole: bianchi e neri, guelfi e ghibellini, come sempre!

La parte contraria, è quella di Salvini e del centrodestra. E fin qui tutto normale, in quanto in Italia l’opposizione la si fa, volenti o nolenti, in questo modo, ovvero sostenendo sempre l’esatto contrario di chi sta a Palazzo Chigi anche quando l’esecutivo di turno ‘potrebbe’ avere ragione.

Ma quando le due fazioni contrarie fanno parte della stessa maggioranza di governo, allora il problema si fa serio perchè è quello della stabilità e della durata dell’esecutivo stesso.

Comunque, alla resa dei conti, ma non di Conte, ancora non si è capito un gran che di questo benedetto/maledetto Mes. Secondo i pro aiuterebbe i paesi in difficoltà economica nel prestargli dei soldi messi in un fondo comune europeo da tutti gli stati membri, per i contro, invece, quei soldi servirebbe ad aiutare solo le banke tedesche anche con i nostri soldi, l’Italia ci metterà circa 110 miliardi senza beccare neppure un euro!

Nessuno, né politico, nè giornalista, nè professorone o vecchio trombone, sembra capirci un gran che.

Buon senso ci porta a pensare che nessuno fa niente per niente e che tantomeno l’Europa si sognerebbe mai di fare i nostri interessi, dopo averci ficcato nel tunnel della crisi più lunga e interminabile della nostra storia e averci trascinato nell’Euro facendocelo pagare il doppio della nostra vecchia Lira, dimezzandoci il valore delle case, i risparmi e gli stipendi.

Ma il vero problema non è il Mes in sé per sé, ma l’Italia e gli italiani sempre divisi ed in lite, quando invece bisognerebbe fare fronte comune per cercare di salvare la baracca mettendosi seriamente al lavoro per tutelare gli interessi degli italiani e non quelli di francesi e tedeschi in cambio di qualche briciola da andarsi poi a spartire nelle segrete stanze.

Il problema non è quindi il Mes oggi, la Tav ieri, la Prescrizione domani, ma il fatto che non siamo ancora una Nazione capace di tutelare l’interesse nazionale, ma un’accozzaglia di meri interessi di bottega.

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3 Responses

  1. ninetta-na ha detto:

    Dividi et Impera. Tanto gli italiani sono divisi su tutto, mai uniti e sempre gli uni contro gli altri in fabbrica, in ufficio e al governo del paese.

  2. Guido-PI ha detto:

    L’UNIONE FA LA FORZA, un principio che in Italia non piace.
    Dal condominio, al posto di lavoro,.., l’importante è dividersi per coltivare un orticello che alla fine darà pochissimi frutti.
    Sono un ex dipendente UniCredit e per oltre 43 anni ho visto fra i colleghi sempre e solo DIVISIONI.
    La azienda dava premi ad personam è questo bastava a contrapporci.
    La fine che sta facendo UniCredit, è anche frutto dell’incapacità di lavoratori ed aggiungo sindacati di far cresce una vera SOLIDARIETA’. Mors Tua vita mea, alla fine non funziona.
    Quando capiremo che VOLERCI BENE ed aiutarci giova a tutti, inizierà il cambiamento.
    I piccoli egoismi, il frego te,… ha pprtato alla crisi dell’UniCredit. L’azienda fa i propri interessi mentre i bancari non sono capaci e NON VOGLIONO fare il loro.
    Chi è causa del suo mal…

  3. Antonello Laiso ha detto:

    Non tantissimi anni fa eravamo il popolo del bunga bunga ed ora?

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