Mai così tante tasse!!!

Nella valanga di tasse che si rovescia sui cittadini italiani si distinguono per l’eccezionale incremento le imposte locali. I calcoli effettuati dalla Cgia di Mestre rilevano che la variazione di crescita del gettito locale registrata negli ultimi 10 anni tocca infatti la quota record dell’ 86, 4% e che, sempre nello stesso periodo di tempo, la crescita del carico fiscale locale su ciascuna famiglia italiana è aumentata del 69,3%. Avremo scuole materne e campi gioco rimessi a nuovo? Una rete di trasporti pubblici efficientissima? Marciapiedi e manto stradale mai più sconnessi? Un tripudio di manifestazioni artistiche affollerà le nostre piazze? Probabilmente nulla di tutto ciò, dal momento che l’incremento dei tributi locali lascia all’asciutto le casse di Comuni e Regioni! Nella fattispecie, che fine fanno i balzelli cosiddetti ‘locali’? Ecco cosa risulta dai calcoli della Cgia :
Addizionale regionale Irpef. Questa operazione consentirà un maggior gettito per le Regioni, pari a 2,2 miliardi di euro. Contemporaneamente, alle Regioni verranno tagliati 2,2 miliardi di trasferimenti al Fondo sanitario nazionale. Pertanto, per i Governatori, il saldo sarà pari a zero.
Imu. Con l’introduzione dell’Imu i Comuni incasseranno 21,4 miliardi di euro. Da questo importo verranno sottratti 10,8 miliardi di euro di imposte comunali sostituite dall’Imu (ovvero, Ici sulle seconde e terze case, Irpef e addizionali redditi immobili non locati). Ai Comuni rimarranno 10,6 miliardi di euro. Di questi, 9 miliardi di euro dovranno essere devoluti all’Erario (tutto il gettito Imu non riconducibile alla prima casa). Cosicchè, nelle casse dei primi cittadini rimarranno solo 1,6 miliardi di euro che a loro volta saranno compensati da una corrispondente riduzione del Fondo sperimentale di riequilibrio. Risultato finale: anche per i Comuni il saldo sarà pari a zero.
Si comprende così la levata di scudi di quei sindaci che dicono ‘no’ alla nuova tassa, ribattezzata per l’occasione “Imposta Statale Unica”, in base alla quale ogni Comune non riceverebbe un euro in più di quanto incassato con la vecchia Ici. Il risultato è ciò che è stato definito un “trasferimento improprio di responsabilità fiscale”. In particolare, per l’anno in corso, l’applicazione dell’Imu sulla prima casa e per l’aumento delle addizionali regionali Irpef graveranno in modo determinante sui bilanci delle famiglie. Sempre la Cgia calcola che su ciascun nucleo peserà un carico fiscale locale aggiuntivo medio pari a 575 euro, che alzerà la quota totale sino a toccare un valore medio di 1.390 euro. Praticamente uno stipendio!

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1 Response

  1. Giacomo-TO ha detto:

    Sono lustri, ribadisco lustri che chi governa (destra, sinistra,…) non ha mai voluto incidere sulla leva fiscale. Le parole ormai servono a ben poco, ma continuano a propinarcele.

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