Mai così tanta anidride carbonica nell’aria. E’ l’inizio di una nuova era climatica!

In nome del progresso e del benessere, si fa per dire, ma soprattutto del profitto, stiamo distruggendo il Pianeta Terra. La crescita, la crescita, dobbiamo crescere, dobbiamo crescere. La produzione, bisogna produrre e consumare. E allora, consumiamo tutto e facciamola finita! Sembra che ogni nazione e ogni singolo cittadino vada per conto suo, fregandosene dell’altro. Nessuno se la sente di rinunciare
o almeno di rimodulare il proprio status quo su modelli più rispettosi del clima, dell’ambiente e del genere umano. E quindi continuiamo imperterriti ad inquinare, a sporcare, a sfruttare il Pianeta e financo i nostri simili, solo ed esclusivamente per il nostro tornaconto personale. Nessuno di noi è capace di rinunciare o di ridurre l’uso di automobili e telefonini, tanto per fare un esempio, senza pensare che anche noi, nel nostro piccolo e con le nostre cattive abitudini, contribuiamo, giorno dopo giorno, alla distruzione del Pianeta e alla fine del genere umano. Continuando a “consumare” irresponsabilmente le risorse della Terra ci autodistruggiamo e quello che lasceremo ai nostri figli sarà un “clima irrespirabile”. Per la prima volta a livello globale, nel 2015 la concentrazione media di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera ha raggiunto il traguardo di 400 parti per milione (ppm) e nel 2016 ha registrato nuovi record. Il 2015 – afferma l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) – resterà nella storia nella misura in cui le concentrazioni record di gas a effetto serra “annunciano una nuova realtà climatica. Il vero elefante nella stanza è l’anidride carbonica, che rimane nell’atmosfera per migliaia di anni e negli oceani ancora più a lungo. Se non si affrontano le emission di CO2, non saremo in grado di affrontare i cambiamenti climatici e di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto dei 2 grandi centigradi rispetto al livello dell’era pre-industriale”.

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