Ma voi mettereste su una fabbrica in Italia? Se qualcuno ha risposto “sì”, si faccia curare! di Carlo Barbieri

di Carlo Barbieri. Ex Ilva: 10.000 posti di lavoro. 3 miliardi del nostro Pil.  Una realtà “di peso” a rischio cancellazione solo perché i governi  preferiscono inseguire il consenso facile con una politica sempre più piaciona, ondivaga e irrazionale. In pochi anni hanno messo lo “scudo penale”, l’hanno tolto, rimesso e ritolto; e quelli che lo hanno tolto ci hanno raccontato che lo “scudo” era un ricatto: ArcelorMittal voleva l’impunità per i suoi misfatti ecologici. Ma è una bugia.

ArcelorMittal aveva detto:  “Se prendo in mano l’acciaieria, mentre apporto le modifiche necessarie a tutelare la salute mi assicurate la protezione da denunce e risarcimenti relativi alla gestione passata, di cui non sono responsabile?”. Pensava, ArcelorMittal, di parlare con uno Stato. Roba seria.

E invece lo “scudo” concordato con un governo è stato tolto da un altro, rimesso dallo stesso e ritolto dal successivo.

Intanto il tribunale di Taranto ci ha messo il carico da undici ordinando lo spegnimento dell’altoforno 2 se i lavori di messa a norma non saranno ultimati entro il 31 dicembre – cosa che persino i commissari definiscono “impossibile”. E, lo dico per i non addetti ai lavori,  un altoforno non va spento mai,  perché l’operazione provoca danni gravissimi. 

Ora che ArcelorMittal ha annunciato che lascia Taranto, le forze politiche si agitano freneticamente, preoccupate del consenso – quel consenso che sembra siano disposti a procurarsi in qualsiasi modo.

C’è fango per tutti,  anche per ArcelorMittal sospettata di usare l’”occasione” per sganciasi dal business perché c’è la crisi dell’acciaio. Ma se fosse così, non sarebbe da fessi avergliela data, questa occasione?

E infine… quiz. Se voi foste un’azienda estera che fabbrica occhiali per cani o qualsiasi altra cosa vi venga in mente, mettereste una fabbrica in Italia, sapendo che fra governi inaffidabili e giustizia farraginosa, non sareste mai sicuri di niente?

Se qualcuno ha risposto “sì”, si faccia curare.

You may also like...

6 Responses

  1. marcella b ha detto:

    L’Italia è il Campo Profughi e il Supermarket della Merkel e di Macron! E noi italiani, almeno quei pochi che siamo rimasti, i loro fedeli e servili sudditi!

  2. roberto b ha detto:

    Che i governi italiani, ed anche i partiti, non siano seri ne abbiamo avuto molti esempi: l’alitalia, la fiat, la montedison, la tyssenkrupp ecc. ecc.. Ma che le imprese abbiano saccheggiato le risorse dello stato anche questo è appurato un esempio su tutti la tyssenkrupp che ha letteralmente smontato la linea di acciai speciali e gli ha trasferiti in germania “rubando” brevetti e tecnologia all’italia . Altro esempio sarebbe la pernigotti e mille altri che ci fa capire che queste aziende sono solo delle predatrici che a me fa pensare che forse era meglio se non fossero venute in italia. Ultima cosa, quanti miliardi di euro sono stati spesi per salvare alitalia? quanti dipendenti aveva alitalia? se avessimo diviso i soldi spesi fino ad ora per i dipendenti avremmo fatto stare bene i dipendenti ed non avremmo avuto ancora sul groppone quella macchina mangia soldi che ancora è.
    un saluto roberto b

  3. elena santarelli ha detto:

    Grazie, un vero gentleman.
    Con infinita stima, spero di continuare a leggerti.

  4. Giacomo-TO ha detto:

    Elena, grazie. Io più che dare lumi, cerco sempre di parlare senza mancare di riguardo a nessuno.
    Oggi quello che non accetto è che certi personaggi, per il solo fatto di essere famosi, Offendano gli altri. Io cerco di esporre le mie opinioni (non dogmi ma opinioni ergo opinabili).
    La politica è confronto non scontro e di bassa lega.
    Una felice giornata Elena a Te ed ai Tuoi familiari.

  5. elena santarelli ha detto:

    Carissimo Giacomo-TO, è molto interessante leggere i tuoi commenti e lo sarebbe ancora di più se tu magari scrivessi direttamente qualche articolo, mi piacerebbe molto leggerti, pensaci e chissà… forse un giorno anche le tue idee potranno essere lette in “prima pagina” e non andandole a spulciare tra i commenti! Ci spero, per il bene e per il piacere che tutti noi avremmo di poterti seguire.
    Comunque grazie per i lumi che ci dai…

  6. Giacomo - TO ha detto:

    In ITALIA esistono migliaia di leggi, in molti casi mancano i decreti attuativi o i regolamenti attuativo: Leggi che restano sulla carta.
    Burocrazia pesante, Fisco pesante, Giustizia lenta,……
    Bisogna prendere atto che l’Italia sotto tutti i Governi nessuno escluso, non è riuscita a fare una riforma, dico una, degna di questo nome. Ora con il governo dei trentenni voluto dal nostro grande Grillo, il Paese è in difficoltà. Torino, Roma sono due esempi a livello locale, ma la punta dell’iceberg. Il comandante dei Vigili di Torino si è dimesso, questione multe ai monopattini pare 6.000 euro. Un mio amico imprenditore mi confidava se mi espando, aumento il fatturato mi arriva subito un Accertamento del Fisco.
    Fare impresa in Italia è atto eroico, ecco perchè molti delocalizzano con buona pace dei sindacati (vedere pensioni ai sindacalisti in SPE) che da parte loro ce la mettono tutta contro chi fa impresa. E che DIO ci aiuti.

Rispondi a elena santarelli

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *