Ma “quelli” di sinistra sono forse migliori di Berlusconi?

di Marc’Aurelio. Sento dire certa gente per la strada… “Ma come si fa a votare ancora per Berlusconi!? E’ roba da pazzi irresponsabili! Basta! Non se ne può più!”. Premetto che io non sono berlusconiano e non ho mai votato per il centro-destra, ne penso ad eventuali ripensamenti futuri, me ne guardo bene!!! Però trovo assurdo che proprio da sinistra arrivi un monito del genere. Certo il governo Berlusconi non ha fatto nulla di quanto aveva promesso e il “miracolo italiano” si è trasformato da barzelletta in dramma nazionale! Ma Berlusconi è Berlusconi! Ormai lo sanno anche i muri! Ma la sinistra? La sinistra non è che abbia fatto meglio, anzi… Va bene che c’è stato il crollo del muro di Berlino e poi il trasformismo che ha traghettato il vecchio PCI verso il Partito Democratico, pur tuttavia la storia della sinistra, i suoi simboli e i suoi massimi esponenti politici parlano chiaro e stanno sempre lì a testimoniare un’ispirazione operaia, una matrice popolare, ad arrogarsi un diritto quasi naturale a rappresentare i più deboli. Insomma, la sinistra si è sempre dichiarata dalla parte dei lavoratori e dalla classe operaia ha sempre tratto i maggiori consensi. Ma i post comunisti, i cosiddetti di “sinistra”, cosa hanno fatto per i lavoratori? Cosa hanno fatto per il bene comune? Hanno spianato la strada alla destra, hanno creato e cresciuto “il berlusconi politico”, hanno appoggiato il governo Monti e la Troika, hanno votato in parlamento la linea del rigore, ma solo per i soliti noti, hanno mantenuto integri tutti i “loro” privilegi di casta, hanno fatto pure “loro” i loro porci comodi. Ma la cosa più grave di tutte, hanno rinnegato le loro origini, il loro popolo, la loro gente: hanno lasciato i lavoratori in mezzo ad una strada dissestata e cosparsa di lacrime e sangue, le nostre!

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