Ma quando negli Stati Generali vagheggiano la riforma del fisco, sanno di preciso che stanno a dì? Di che parlano?

di Maurizio Guandalini. Questa estate ce ne andremo al mare, con la voglia pazza di pagare. Nell’arengario del ‘bonusficio’ permanente, dal 1 luglio scatta l’incentivo per le prossime ferie.
Perché no. Se non fosse che per averlo c’è lo slalom delle complicazioni.

Soglie, barriere, f.24, codice tributo, credito d’imposta.
L’illustrato dell’Agenzia delle Entrate è di sei pagine.
Un record di brevità rispetto ai fratelli di gratifica disseminati ovunque.

Ad esempio, il contributo a fondo perduto il fisco lo spiega in “22 pagine” fitte.  Con successiva circolare, n. 15/E, di “23 pagine” per dare altri chiarimenti.

L’estenuante lettura di quadri da compilare, numeri da inserire, caselle da barrare, spid,  entratel, fisco on line, password, porta via una giornata secca, che rimane la strada salvifica di rivolgersi a un caf o al commercialista di fiducia.

Ma quando negli Stati, di trans, Generali vagheggiano la riforma del fisco, sanno di preciso che stanno a dì? Di che parlano?

Siamo alla fine di giugno, per abbracciare una mancia di refrigerio uno dei componenti del nucleo famigliare deve presentare all’Inps la Dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere il rilascio dell’Isee. E poi dotarsi di un’identità digitale o carta d’identità elettronica, quindi scaricare l’applicazione per smartphone per eseguire il primo accesso. Oddio durante il giorno c’è  oltracciò da lavorare, far spesa, stirare, lucidare i pavimenti, tirare due spaghi cacio e pepe.
La riforma d’urto non è triturare la burocrazia perché la burocrazia è vita per uno Stato che maneggia migliaia di miliardi di euro dei cittadini, ma è quella della beatitudine terrena, cioè di semplificare la vita. Via  moduli da compilare. Roba da uffici, se no che fanno tutto il giorno? E personale preparato. Che non risponde con prestampati zuppi di rimandi di articoli, rimbalzando il cittadino da una pec all’altra, ma che, al primo colpo, risolvono il problema. Perché non è granché ricevere dal FIsco il link dell’Inps, rimosso, per il calcolo delle rate di un debito con Lui medesimo.

You may also like...

1 Response

  1. Giacomo-TO ha detto:

    Il potere BUROCRATICO non si tocca! E’ lui che governa la politica e non viceversa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *