Ma chi se ne frega se la società invecchia e gli asili sono meno affollati di ieri. Dov’è il dramma?

di Vittorio Feltri. Dicono che Antonio Scurati sia un eccellente scrittore e non mi va di metterlo in dubbio. Ieri però ho letto sul Corriere della Sera un suo articolo sulle cosiddette culle vuote dal titolo: «Abbiamo vissuto nel presente. Ecco perché ci ritroviamo senza bambini».

A parte il fatto che è difficile non vivere nel presente, dato che siamo contemporanei, mi meraviglio che ci siano molti individui, anche intellettuali, che si domandino come mai calino le nascite e se ne dispiacciano. Ma chi se ne frega se la società invecchia e se gli asili sono meno affollati rispetto ai tempi andati. Dov’è il dramma?

Negli anni Cinquanta la popolazione italiana ammontava a circa 40 milioni di abitanti, i quali oggi sono 60 milioni. Significa che in mezzo secolo c’è stato un notevole incremento, di cui non dovremmo lagnarci, semmai rallegrarci, malgrado per decenni abbiamo imputato all’esplosione demografica ogni nostro problema, come predicavano all’epoca i radicali, i quali avvertivano che il pianeta più si riempiva di persone e più avrebbe sofferto per sopravvivere. Oggi invece si piange poiché non figliamo più. Mi sembra come minimo una contraddizione. Dobbiamo diminuire o aumentare? Ah, saperlo.

Ma non chiedete conto di questo a Scurati, il quale preferisce che l’umanità si gonfi a dismisura per combattere il nichilismo punk e quello neoliberista anni Ottanta. Secondo costui non scopiamo più per ragioni para ideologiche. In realtà maschi e femmine continuano a congiungersi come in passato, solo che usano il preservativo e altri anticoncezionali in quanto considerano il sesso un piacevole modo per trascorrere le serate e non per altro. Lo scopo è quello di non procreare non soltanto per i motivi arcani denunciati erroneamente da Scurati, bensì perché oggi mettere al mondo un figlio costituisce un problema per i genitori.

Intanto occorre un matrimonio o una convivenza, più diffusa rispetto al primo, poi serve un alloggio i cui costi di affitto, e non parliamo di acquisto, sono impegnativi. Pertanto la eventuale coppia opta per un bilocale onde non svenarsi, visto che le retribuzioni non consentono spese folli. In due stanze la comunanza di tre soggetti non è il massimo della vita, figuriamoci se gli sposi possono concedersi il secondo bebè. Dove lo mettono, sul terrazzino? In epoche lontane le famiglie usavano accatastarsi in pochi metri quadrati. La maggioranza era abituata ad ammonticchiarsi in due vani o tre, ora non più. Sono mutate le consuetudini e nessuno più si adatta a campare come zingaro.

Non solo. Attualmente le donne giustamente vogliono e devono sgobbare per contribuire al mantenimento del nucleo. E se una signora ha una occupazione non è in grado di accudire a una pletora di fanciulli. Quindi il contenimento della prole entro un numero esiguo di soggetti è un obbligo imposto dal modus vivendi e non dalle bischerate evocate da Scurati.

Con gli stipendi correnti, con le esigenze della modernità, con questi chiari di luna è fuori luogo pretendere che i giovani siano all’ altezza di riempire le culle. Io ho avuto quattro pargoli e mia moglie si è ammazzata di lavoro, ma la mia attività ha consentito di crescerli tutti alla grande. Cosa che non a tutti è permessa.

You may also like...

2 Responses

  1. Danilo FI ha detto:

    Come diceva Gino Bartali: “E’ tutto da rifare”!
    Siamo un paese alla deriva, ma il fondo ancora non ce l’hanno fatto toccare, ma se non si rimedia a questa terribile situazione il rischio di finire tutti a fondo diventa assai prossimo quanto probabile.
    Bene Giacomo -TO, hai descritto con estrema lucidità non solo ciò che io penso, ma che pensano anche milioni di italiani!

  2. GIACOMO -TO ha detto:

    La POPOLAZIONE aumenta o diminuisce con proporzione geometrica:aumenta di 4 volte o diminuisce di 4 volte.
    La Produzione Agricola invece aumenta con proprozione aritmetica: di 2 volte aumenta o di due volte diminuisce.
    Un aumento eccessivo della POPOLAZIONE pone numerosi problemi di sostenibilità!.
    Detto questo in Italia negli anni’90 si poteva fare una politica di aiuti alle Famiglie:Per ogni figlio fino a 5 anni, lo Stato ti passa un tot all’anno, gratis Asilo, ecc.
    Dal Centrodestra al Centrosinistra non si è fatto molto, anzi pochissimo per aiutare le famiglie e le Ragazze Madri.
    Oggi si grida all’invecchiamento, INVECCHIARE alla fine è una colpa.
    Il problema dell’INPS nasce dal fatto che in Italia Previdenza ed Assistenza sono mischiate, si aggiunga Cassa Integrazione,…..
    Gli anziani non hanno colpe, se non quella di aver votato personaggi che all’atto pratico si sono dimostrati non all’altezza.
    La TERRA ha risorse limitate, se la Popolazione in Africa continua a crescere sono problemi.
    Aiutare l’Africa con una educazione alla demografia, la Cina saggiamente ha scelto 1 figlio per famiglia. mettere al mondo 10 figli è ottimo, se li si può mantenere.
    Essere contro l’ABORTO ma non spiegare che fare figli oltre le proprie possibilità non va bene è a mio avviso da irresponsabili.
    La Popolazione per vivere bene deve avere RISORSE ed essere in un numero sostenibile.
    Le risorse della TERRA sono limitate e per giunta in mano ad una esigua minoranza.
    L’AFRICA è ricca ma le ricchezze dell’Africa fanno gola a molti, e gli abitanti in povertà GIUSTAMENTE cercano di emograre:un serpente che si morde la coda.
    Basta di vendere Armi all’Africa: diamogli tecnologie di pade:Trattori, pompe idrauliche, cultura.
    Aiutiamo l’Africa, non è aiutare lasciare un continente in povertàe pensare di risolvere il problema, africanizzando la nostra Europa, che di sua povertà ne ha gi tanta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *