Ma che fine ha fatto il “buco dell’ozono”? Nel 2020 ha raggiunto la sua massima estensione!

di Redazione. Presi come siamo dall’emergenza covid, con tutto ciò che ne deriva, ci siamo dimenticati del “buco dell’ozono”, ma il famigerato “buco” non ha mai smesso di crescere, raggiungendo nel 2020 la sua massima estensione in ampiezza e profondità.

Lo afferma Copernicus climate change service (C3s), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio da parte della commissione Europea. “Il buco dell’ozono di quest’anno – viene spiegato – ha raggiunto la sua massima estensione e in generale grandi dimensioni a livello di profondità e ampiezza negli ultimi anni”.

Le concentrazioni nella stratosfera sono arrivate a valori vicini allo zero in Antartide a causa di un vortice polare.

È stato osservato – spiega Copernicus – che “le concentrazioni di ozono stratosferico si sono ridotte a valori prossimi allo zero in Antartide intorno ai 20-25 km di altitudine (50-100 hPa), con la profondità dello strato di ozono appena inferiore a 100 unità Dobson, circa un terzo del valore medio”.

La causa è “un vortice polare forte, stabile e freddo”. Ggli scienziati dicono che “il buco dell’ozono nel 2020 ha raggiunto la sua massima estensione. Il modo in cui si sviluppano cambiamenti nel buco dell’ozono ogni anno è molto variabile, il buco dell’ozono del 2020 assomiglia a quello del 2018″ che “era abbastanza grande e tra i primi della classifica degli ultimi quindici anni”.

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1 Response

  1. Giacomo-TO ha detto:

    COVID magica parola che:
    1) Garantisce ai poteri stabilità.
    2) Consente di imporre ogni genere di sacrifici.
    …………………………………………………………………
    Ma dove e quando ricapita una simile pacchia.
    L’Ozono ma quello può attendere.

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