Ma che ci facciamo con Silvio in galera?

di Carlo Rienzi. Tutte le diatribe in corso su Berlusconi a me sembrano davvero fuori luogo. Innanzitutto mi fanno ridere i politici, specie quelli di sinistra, che dicono che la “legge è uguale per tutti”, e che cacciare Berlusconi dal Senato è un atto dovuto ineluttabile per rispettare la legge. Dove erano questi legulei e legalisti quando Berlusconi governava indisturbato con un clamoroso conflitto di interessi addosso? E dove erano quando poi hanno governato loro? Non se ne erano accorti? O non avevano le palle per farlo fuori con una buona legge sul conflitto di interessi? Poi c’è quella becera Magistratura che in udienza urlava che lui era poco morale con le ragazze (alcune delle quali escort ) e perciò andava condannato, aggiustando la norma all’etica secondo i propri comodi. Magistratura che però non è mai arrivata ad autocriticarsi quando ha sbagliato, perché forse sbagliare per un magistrato è un comportamento etico. Ma dimenticavo che in effetti la Magistratura non sbaglia mai, nemmeno quando tira fuori le inammissibili e inutili intercettazioni di Napolitano per creare un partito che ha avuto il merito di aver eliminato tutta la c.d. sinistra extra: i verdi dell’approssimativo e inquisito anche lui Pecoraro, il cachemire e occhialino più salottiero (dopo la Marini) del Paese e, soprattutto, il peggio questurino mai conosciuto, quel Di Pietro che ebbe la capacità di “imbrogliare” anche me (ma di questo rimando ad altra occasione) all’epoca delle elezioni politiche prodiane, proprio me maestro contro le truffe!! Allora io dico, facciamo come in Bielorussia, dove la gente passa sotto il palazzo dell’arena e dice tutta soddisfatta: “ecco quel farabutto ha pagato la pena e noi ce la godiamo sta pena…”. Il direttore generale Evgeniy Shigalov è stato condannato nel 2008 per abuso di potere e mega evasione fiscale, ma ha ricevuto la grazia da Alexander Lukashenko in cambio di quasi 40 milioni di dollari e la promessa di finanziare “Zhizhovka-Arena” fino al completamento dei lavori. Ecco, ci vuole un dittatore per decidere una cosa così semplice? Facciamo costruire a Silvio il palazzo dello sport delle prossime Olimpiadi e basta!! Ma come si fa a dire che uno che ha avuto 8 milioni di voti può essere cacciato dal Parlamento in rispetto alla legge Severino? “Ma mi faccia il piacere!” – diceva il principe De Curtis – sarebbe una lesione gravissima della volontà popolare e non può essere trattato come un qualsiasi altro concittadino.L’uguaglianza – sembrerà strano – deve essere tarata con il caso concreto, come si fa quando il soggetto è malato o incapace di intendere e di volere, ammazza 20 persone e se ne va a casa o per pochi anni al manicomio. O come lo Stato perdona chi, ubriaco o sotto effetto di droghe, ammazza una famiglia mettendosi al volante, senza poi scontare nemmeno un giorno di carcere. In questi casi però non esiste incompatibilità…sic!! Comunque noi del Codacons, se serve ad evitare la crisi (il buon senso e il diritto offrivano mille chances di rinviare la decisione senza nemmeno vergogna) accogliamo a braccia aperte Silvio nei servizi sociali presso i nostri uffici, e anche la fidanzatina e, se serve, anche il cane Dudù.

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