M5S, la fine di una favola che all’inizio sembrava essere bella.

di Redazione. Gufi e uccellacci del malaugurio saranno finalmente soddisfatti: il M5S, dissanguato da una inarrestabile emorragia di uomini e ideali, è più morto che vivo e continua a perdere pezzi e consensi. Ma soprattutto ha perso di credibilità nell’immaginario collettivo di quei milioni di italiani che avevano riposto sotto la luce delle ‘cinque stelle’ la speranza di poter finalmente cambiare questo paese.

Salgono mugugni e malumori in casa 5stelle, una casa che si sta lentamente svuotando. Gianluigi Paragone è solo l’ultimo di una lunga lista di grillini espulsi dal MoVimento. Dei 227 deputati conquistati alle elezioni del 4 marzo 2018 ne sono rimasti 214. Al Senato si contano undici seggi in meno, da 112 a 101. Nei primi due anni di legislatura i 5stelle hanno perso 24 parlamentari. Nel conto vanno messi anche i sei che furono cacciati dopo la candidatura, ma prima dell’elezione per via delle mancate restituzioni. E di oggi è la notizia che altri due deputati 5S, Nunzio Anagiola e Gianluca Rospi lasciano il MoVimento e vanno al Gruppo Misto.

Insomma, il MoVimento passando dall’opposizione al governo, scendendo a compromessi prima con la Lega, poi col Pd e con tutto il “Sistema”, ingoiando rospi a più non posso e rinunciando alla sua vera missione quella di portare i cittadini dentro le istituzioni per farli “decidere” in prima persona (quando ancora ‘Uno valeva Uno’), si è scavato la fossa con le sue stesse mani. Aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno è rimasto soltanto uno slogan. L’apriscatole, infatti, è rimasto chiuso nel cassetto dei sogni, e adesso che i puri e duri del MoVimento sono diventati pure loro “casta”, come tutti gli altri, sono affaccendati in altre… faccende!

Ma c’è chi tra gli onorevoli pentastellati, chi per una ragione chi per un’altra, ha deciso di fare le valigie e di andarsene. Ecco l’elenco degli ex parlamentari 5s:

  1. Gianluigi Paragone, 48 anni, giornalista e senatore, viene espulso a Capodanno dai probiviri del Movimento 5 stelle per aver votato contro la Legge di Bilancio. Lui non ci sta e annuncia ricorso: “Sono stato espulso dal nulla”. Alessandro Di Battista e l’ex ministra Barbara Lezzi si schierano dalla sua parte.
  2. Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione,  42 anni, il 24 dicembre firma le dimissioni dal governo e lascia il M5s. L’intenzione è di formare un nuovo gruppo alla Camera a sostegno di Conte che potrebbe chiamarsi “Eco”.
  3. Paola Nugnes nel novembre 2018 non vota il decreto Sicurezza. Espulsa a giugno dopo 10 anni di militanza, passa a Leu.
  4. Andrea Mura, 55 anni, viene espulso dal Movimento nel luglio del 2018 a causa delle troppe assenze in aula legate al suo hobby, la vela.
  5. Matteo Dall’Osso, 41 anni, deputato e malato di Sla, lascia i 5S nel dicembre 2018, denunciando scarsa attenzione al tema della disabilità. Passa in Forza Italia.
  6. Saverio De Bonis, 55 anni, senatore espulso nel gennaio del 2019 per non aver partecipato al voto sui decreti sicurezza. Ora è nel gruppo Misto.
  7. Gregorio De Falco, 54 anni, viene espulso dal gruppo al Senato anche lui per aver votato contro i decreti sicurezza voluti da Salvini. Anche lui passa al Misto.
  8. Sara Cunial, 40 anni, deputata, espulsa nell’aprile del 2019 a causa delle posizioni anti scientifiche contro i vaccini, fonte di imbarazzo per il Movimento. Passa al Misto della Camera.
  9. Veronica Giannone, 38 anni, a luglio 2019 viene cacciata dai probiviri per votazioni difformi: lei va al gruppo misto della Camera.
  10. Gloria Vizzini, 41 anni, deputata anche lei cacciata a luglio 2019 per  assenze, definite “gravissime” dai vertici dei 5S, alle votazioni finali di vari provvedimenti fondamentali. Ora è nel Misto.
  11. Davide Galantino, 41 anni, deputato, a luglio 2019 lascia il gruppo cinquestelle e passa al Misto. In ottobre va in Fratelli d’Italia.
  12. Silvia Vono, 50 anni, senatrice, a settembre 2019 decide di passare a Italia Viva di Matteo Renzi.
  13. Elena Fattori, 53 anni, senatrice annoverata fra i “ribelli” del Movimento, a novembre 2019 lascia i 5S e va nel gruppo Misto del Senato.
  14. Francesco Urraro, 46 anni, in polemica sul Mes, il fondo europeo salvastati, il senatore molla i cinquestelle per la Lega a dicembre 2019.
  15. Stefano Lucidi, 50 anni, senatore, a dicembre 2019 passa alla Lega perché anche lui è in polemica con i 5S sul Mes.
  16. Ugo Grassi, 55 anni, come i suoi due colleghi Urraro e Lucidi passa alla Lega nel dicembre 2019 per il caso Mes.
  17. Salvatore Caiata, 49 anni, cacciato prima dell’elezione per un’indagine per riciclaggio poi archiviata, è finito in Fdi alla Camera.
  18. Catello Vitiello, 42 anni, espulso prima dell’elezione per via della sua iscrizione alla loggia massonica La Sfinge, oggi è un deputato di Italia Viva.
  19. Antonio Tasso, 62 anni, espulso prima dell’elezione perché aveva nascosto una vecchia condanna per la vendita di cd contraffatti. Ora è nel gruppo Misto alla Camera.
  20. Andrea Cecconi, 35 anni, rinnegato dal Movimento per mancati rimborsi. Ora è un deputato del Misto.
  21. Carlo Martelli, 53 anni, senatore, già eletto nel 2013 viene cacciato dal Movimento con l’accusa di aver falsificato le ricevute dei rendiconti. Dopo la rielezione a marzo 2018 è passato al Misto.
  22. Maurizio Buccarella, 55 anni, senatore, viene espulso prima della sua seconda elezione per via dei mancati rimborsi. Passa anche lui al Misto.
  23. Nunzio Angiola, 51 anni, il 3 gennaio 2019 lascia il gruppo M5s alla Camera e passa al Misto, in polemica sui tempi e modi di approvazione della manovra e sulle chiusure e pregiudizi dei vertici 5s.
  24. Gianluca Rospi, 41 anni, deputato, il 3 gennaio 2019 lascia il M5s e passa al Misto come il suo collega Angiola. Rospi è annoverato tra i cinquestelle che non erano presenti al voto finale sulla manovra.

You may also like...

6 Responses

  1. Amen ha detto:

    … non temete brava gente… ci penseranno le SARDINE a sistemare ogni cosa!

  2. fede'66 ha detto:

    Comici che fanno politica e Politici che fanno le comiche: un paese all’arrovescio!

  3. Volpina-TO ha detto:

    GRILLO GRILLO GRILLO torna a fare il comico, l’Italia ha bisogno di risposte e non di gag.

  4. il Grigio ha detto:

    I toni “arroganti” – i toni “urlati” – i toni “messianici” – se non sostenuti da risultati concreti sono sempre controproducenti. L’umiltà non è debolezza al contrario, si può lanciare un Messaggio Forte con umiltà.
    Ragazzi che di punto in bianco si ritrovano a fare i parlamentari:Se non si armano di tantissima ma tantissima umiltà non possono che naufragare.
    Mi spiace per molti di loro e capisco perchè temno l’elezioni:tornare a fare i nullafacenti è terrorizzante.

  5. Giacomo-TO ha detto:

    La genesi del M5S celava già il germe della sua dissoluzione.
    Il signor Grillo, ottima persona sul piano umano, sul piano politico ha commesso parecchi errori strategici e non solo tattici.
    Partito con le migliori intenzioni ha caricato troppo i TONI (stesso errore politico di Salvini) ergendosi come “moralizzatore” del sistema politico, nonchè novello messia politico.
    GRILLO è un ottimo comico, un grande artista, ma non è un ideologo politico nè tantomeno uno statista.
    Grillo ha spettacolarizzato la politica, in certo modo ha imitato il primo Berlusconi, solo che Berlusconi era un fine politico ed un sopraffino comunicatore (nessuna parolaccia,…).
    Grillo è salito alla ribalta politica, velocemente ma altrettanto velocemente rischia di uscirne.
    Un briciolo di UMILTA’, un tono disteso anche se si vogliono dire forti tesi.
    Era una fine preannunciata: il mestiere di Comico nobilissimo mestiere ha poco a che fare con la politica, a meno di trasformarla in una comica 🙁 🙁 🙁 🙁

  6. antonino ha detto:

    Chi si aspettava dai Cinque Stelle un nuovo spettacolo, con gli attori che scelgono di stare tra il pubblico e non sul palcoscenico, promettendo un nuovo protagonismo del pubblico stesso, è rimasto deluso e anche di più. Adesso non si può tornare al teatro di prima, bisogna che nasca qualcosa di nuovo, altrimenti ci sarà persino chi sarà pronto a scavare ancora la scena del palco, illudendo e illudendosi, che se il pubblico starà più in alto deciderà di più… fino al prossimo giro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *