L’unico problema dell’Italia è l’euro? Yes, my dear!

Per gli inglesi, rimasti eternamente fedeli alla cara, vecchia, amata sterlina, l’euro è come il fumo negli occhi, peggio della peste bubbonica, una vera iattura contro cui fare sempre e comunque i debiti scongiuri!!! Insomma, per i sudditi di sua maestà britannica la moneta unica è un qualcosa di terribile da cui prendere le dovute distanze e girare a largo. E sempre da oltremanica arriva un monito al Belpaese: il vero problema dell’Italia non è Silvio Berlusconi, ma piuttosto la moneta unica! Roma dovrebbe lasciare l’Europa dell’unità monetaria. Una stretta di mano, tanti saluti e… chi s’è visto, s’è visto! “L’Italia ha solo un grave problema economico. Ha la valuta sbagliata” scrive Ambrose Evans Pritchard prima firma del The telegraph. “L’Italia è più ricca della Germania in termini pro capite, con circa 9.000 miliardi di euro di ricchezza privata. Il suo debito pubblico e privato combinato è al 265% del Pil, inferiore a quello di Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti o Giappone. Il paese si piazza in cima alla graduatoria dell’indice del Fondo Monetario Internazionale per “sostenibilità del debito a lungo termine” tra i principali paesi industrializzati, proprio perché ha riformato da tempo il sistema pensionistico grazie a Silvio Berlusconi”. The telegraph cita poi Andrew Roberts, analista di Royal Bank of Scotland, la prima banca britannica. Che afferma: “l’Italia ha un vivace settore delle esportazioni, e un avanzo primario. Se c’è un paese nell’Unione europea che potrebbe trarre beneficio dal lasciare l’euro e dal ripristino della competitività, è l’Italia”. E cita pure uno studio di Bank of America, secondo il quale il nostro Paese avrebbe da guadagnare più degli altri membri dell’Ue da un’uscita e dal ripristino di un controllo sovrano sulle leve della politica economica. Insomma secondo gli inglesi l’Italia, più di tutti gli altri membri dell’unione monetaria, avrebbe benefici lasciando l’euro e tornando alle lire. Ma un ostacolo si frappone alla recisione del cordone ombelicale che ci lega all’euro. Ed è precisamente la presenza di Mario Monti. “Alto papavero del progetto europeista”, prima il premier dimissionario lascerà il suo posto, meglio sarà per tutti gli italiani!

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