Luca Ricolfi: “La scelta è tra recessione e catastrofe”.

di Redazione. Tanto tuonò che piovve. Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. Va in questa direzione il governo, riunito a palazzo Chigi questa mattina per affrontare l’emergenza sanitaria. La scelta è drammatica: recessione o catastrofe?

Luca Ricolfi ha analizzato i dati delle simulazioni fatte per la Fondazione David Hume su contagi e morti da Coronavirus e i risultati sono sconcertanti: “Se ci fermiamo per un paio di mesi e ci occupiamo solo di salvare la pelle, forse potremmo uscirne con una semplice recessione, più o meno come nel 2008. Se invece ci intestardiamo a far ripartire l’economia subito, e questo aiuterebbe la circolazione del virus, potrebbe essere la catastrofe”.

Il sociologo, ordinario di Analisi dei dati all’Università di Torino, in una intervista a ItaliaOggi dice che è decisiva una politica rigorosa di contenimento, in tal senso “le attività dovrebbero essere poste sistematicamente in folle, o meglio al regime di giri minimo necessario per la sopravvivenza fisica della popolazione”.

Ricolfi ha calcolato che con questi trend di contagio e di morte si possa arrivare anche a 2-300 mila decessi: “Il calcolo si basa su due parametri, uno (relativamente) noto e l’altro ipotetico. Il parametro noto è che, su 100 infetti, ne muoiono 2 o 3. Questo dato, da solo, ci dice che, ove avessimo 8 milioni di infetti (come in una comune influenza), il numero di morti sarebbe compreso fra 160 e 240 mila. Il parametro ipotetico è invece il tasso di propagazione del virus, che dipende da tanti fattori e al momento non è noto, ma a mio parere è nettamente superiore a 2 o a 2.5 contagiati per ogni infettato”.

E ancora, “le simulazioni mostrano che, se si vogliono generare serie storiche compatibili con la dinamica di quelle osservate, si è costretti a ipotizzare un tasso di propagazione più alto di 2.5. Qualche esperto, come il professore Andrea Crisanti, virologo dell’Università di Padova, è arrivato a ipotizzare un tasso di 4 o 5 contagiati per infettato, che nelle simulazioni risulta più compatibile con i dati storici di un tasso di 2 o di 2.5. Ma il dramma è che, se il tasso di propagazione è davvero 4 o 5, e non si interviene con politiche di contenimento drastiche, il numero degli infettati non ci metterà molto ad arrivare a qualche milione, come accade con l’influenza stagionale”.

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4 Responses

  1. Giacomo-TO ha detto:

    La COMUNICAZIONE profondamente sbagliata del governo in carica, ha portato a questa disastrosa situazione.
    Purtroppo abbiamo attualmente una classe politica scadente e “screditata”, un ex del Grande Fratello ad una carica importante.
    Un governo che Sparla che S-comunica, non in grado di guidare un Paese in profondissima crisi.
    Il grillismo che per un certo tempo ha ubriacato il Paese, mostra il suo becero volto.
    Battaglioni di giovani INESPERTI si sono trovati di punto in bianco, proiettati in Parlamento per diventare legislatori, un compito improbo per persone di buona volontà, ma INESPERTA al 101%.
    Il grande guru che nelle piazze accusava di:canagliate, ciurmerie,.., a destra ed a manca, promettendo un’era dell’Eldorado, Eldorado che equivaleva al M5S, alla prova dei fatti è franato miseramente, rivelando che il tutto era imperniato ed impostato su un grande farsa.
    Il guru è andato alla rinalta mondiale, con giovamento per i suoi spettacoli ed i suoi guadagni al botteghino. I suoi seguaci orfani dal maestro (sic) è guidati dal povero ed inesperto Gigino core e papà, sono finiti in braghe di tela.
    Ora sono attaccati come cozze ad un seggio che garantisce loro una retribuzione che mai e poi mai avrebbero guadagnato senza la Politica, questa Politica che in Italia è meglio di un 6 al Superenalotto. Intanto l’economia e la società affondano: Io adesso chiederi al gurù onnisceinte ed onnipotente di guirdare la riscossa grillina.

  2. Giorgia Meloni ha detto:

    Sto lavorando ad una misura da proporre al governo per aiutare i genitori che da domani si ritroveranno i figli a casa. Serve un sostegno che possa essere un allungamento del congedo parentale oppure un bonus baby sitter. Non possiamo lasciare soli mamme e papà che devono andare a lavorare.

  3. Mario RM ha detto:

    La chiusura delle scuole mette in crisi milioni di famiglie che devono trovare in fretta e in furia una soluzione per non lasciare incustoditi i propri figli: chi non può contare sull’aiuto di nonni e parenti dovrà necessariamente prendere ferie e permessi sul lavoro, con conseguente calo della produttività in tutta Italia e ripercussioni economiche enormi.

  4. davide b ha detto:

    La chiusura delle scuole è un errore. Era già alta la psicosi collettiva con danni economici enormi a turismo e attività produttive. A rischio sono gli immunodepressi e gli anziani pluripatologici (uomini >60 anni, da fonte OMS)… Fa più contagi in questo momento l’H3N2

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