Lotta ai tumori, avanti tutta!

Un nuovo test del sangue e una nuova tecnica che permette di riscrivere il Dna, sono le due armi che la ricerca scientifica sta ‘affilando’ per sconfiggere una volta per tutte il cancro.

Un test del sangue capace di rilevare otto tipi diversi di cancro, quelli tra i più comuni, molto prima che insorgano i sintomi. Lo ha sviluppato un gruppo di ricercatori della John Hopkins University di Baltimora in uno studio pubblicato sulla rivista Science. Il nuovo test combina l’analisi del Dna e delle proteine tumorali e ha un’affidabilità che varia dal 69 al 98% dei casi a seconda del tipo di cancro. Il metodo, testato su oltre mille malati, è stato chiamato “CancerSEEK” e ha dato un risultato positivo in circa il 70% delle volte. Il gruppo guidato da Joshua Cohen è riuscito a valutare le mutazioni di 16 geni tumorali, insieme ai livelli di 10 proteine circolanti nel sangue, per il cancro del seno, fegato, ovaie, polmone, stomaco, pancreas, esofago e colon retto. In futuro, questo test potrebbe essere utilizzato in programmi di screening con lo scopo di riuscire a intervenire precocemente con i trattamenti, precisamente un anno prima che il cancro sia visibile agli attuali strumenti diagnostici, aumentando in questo modo le probabilità di sopravvivenza dei pazienti. Il test attuale non identifica tutti i tumori, ma ne rileva molti che altrimenti non verrebbero scoperti. “Molti dei più promettenti trattamenti contro il cancro che abbiamo oggi avvantaggiano solo una piccola minoranza di malati di cancro e li consideriamo importanti progressi”, ha detto Bert Vogelstein, professore di oncologia alla Johns Hopkins. “Se stiamo facendo progressi nella diagnosi precoce del cancro, dobbiamo cominciare a guardarli in un modo più realistico, riconoscendo che nessun test rileverà tutti i tumori”, ha aggiunto. Secondo i ricercatori il costo di questo esame del sangue per 8 tumori potrebbe essere di circa 400 euro, più o meno quanto costano i singoli test di screening attualmente in uso.
Svolta per la ricerca sull’editing genomico, la tecnica che permette di riscrivere il Dna con il taglia-incolla. Al Cibio Università di Trento si è trovato il modo di renderlo un’arma di precisione pressoché assoluta, che spara un solo proiettile e uccide il Dna malato. Secondo i ricercatori, ciò renderà il genome editing utilizzabile per la correzione delle alterazioni presenti, ad esempio in malattie genetiche e tumori. Lo studio è pubblicato su Nature Biotechnology. “Abbiamo messo a punto un metodo sperimentale attraverso cui otteniamo una molecola, evoCas9, davvero precisa nel cambiare il Dna”. Si tratta di “un enzima di affidabilità assoluta, che effettua il cambiamento soltanto nel punto stabilito”, commenta Anna Cereseto, professoressa del Cibio-Center for integrative biology e autrice dell’articolo che descrive lo studio su “Nature Biotechnology”. Gli ambiti di applicazione del “correttore perfetto” evoCas9 non si limitano alle malattie genetiche e ai tumori, ma si estendono agli altri settori non medici in cui il genome editing è ormai essenziale: il miglioramento delle piante di interesse alimentare e degli animali da allevamento.

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