L’Oscena Commedia.

di Maria Pia Caporuscio. Nel periodo “storico” in cui stiamo vivendo deve essere tolto il nome “storico” e sostituirlo con “massacro contemporaneo”. Ci sono stati vari periodi nella storia degli uomini che abbiamo diviso in: Preistoria – Storia antica – Storia medievale – Storia moderna, dove il cammino dell’umanità è sempre stato improntato alla crescita culturale e sociale delle popolazioni. Nella nostra epoca, nell’epoca in cui l’uomo avrebbe dovuto raggiungere il massimo livello civile, culturale, sociale, ambientale e che in parte era stato raggiunto nel secolo scorso, viene oggi fermato con una inversione di marcia, che mira ad un ritorno al passato. La cosa più raccapricciante sta nel fatto che a questo sistema viene dato il pomposo nome di “progresso”.
Negli anni duemila è iniziata una vera e propria demolizione di quanto la società era riuscita a realizzare, attraverso la conoscenza e la cultura. Neppure le parole sono state risparmiate, alle quali viene affibbiato un significato opposto: il regresso diventa progresso, la povertà ricchezza produttiva, la guerra missione di pace, la disinformazione cultura di massa. Se Dante Alighieri fosse vissuto nella nostra epoca non avrebbe scritto la “Commedia” a cui i posteri aggiunsero la parola “Divina” ma avrebbe scritto direttamente “L’Oscena Commedia” alla quale sarebbe stata aggiunta la parola “mortale”. Questo cammino all’indietro, che gli attuali “potenti della terra” stanno mettendo in atto, qualcuno! I grossi capitalisti non hanno mai accettato il riconoscimento dei diritti della popolazione e della classe lavoratrice in particolare, da essi considerata esclusivamente come mezzo di produzione. Il loro obiettivo è sempre stato quello di un ritorno al feudalesimo, cancellare le moderne democrazie che ne rappresentavano un ostacolo e riportare la popolazione sotto il proprio dominio, privata di qualsiasi forma di diritti e resa schiava dei proprietari, come avveniva appunto nell’epoca feudale. Ora questo obiettivo è prossimo alla realizzazione ma in una forma mostruosa, tanto da far impallidire gli antichi sistemi: affamare l’intera popolazione decimandola, schiavizzando i superstiti. Non è possibile che circa sei miliardi di persone, debbano essere sacrificate a questo lurido dio chiamato “mercato”! L’umanità è composta da esseri vivi, pensanti ed è criminale il solo pensiero di poterla considerare merce di scambio! Nelle vene della popolazione scorre sangue, esattamente come nelle vene di questi mostri, che pretendono sottomettere l’intero pianeta alla loro feroce ingordigia. Questi esseri vanno fermati e mai come ora si è resa necessaria una rivoluzione. Necessita una rivoluzione globale, per difenderci dalla guerra che hanno dichiarato all’umanità. Una guerra senza l’uso del nucleare che metterebbe a rischio anche loro (le perdite questi predatori non le vogliono) ma decimarla per fame, tant’è che in tutto il mondo stanno togliendo la terra all’agricoltura per impedirle di produrre cibo. L’Italia era un paese agricolo ma la politica ha incoraggiato i contadini ad abbandonare la terra, per trasformarlo il paese industrializzato, col risultato che a distanza di cinquant’anni non è più né un paese agricolo, né industriale, vista la chiusura delle piccole e medie imprese e la svendita dei colossi statali. E non potrà mai più tornare a coltivare i campi per sopravvivere, essendo stati i terreni accaparrati dalle multinazionali. Non ci vuole molto a capire che se la terra non potrà essere utilizzata per produrre cibo, a cosa l’umanità andrà incontro. Dobbiamo reagire contro questi criminali, ci vuole tanto a capirlo, Cristo? Ci vuole tanto a capire che bisogna agire prima che sia troppo tardi? Siamo diventati ciechi, sordi, muti? Ma cosa stiamo aspettando? Di non avere più l’energia neppure di sollevare i ginocchi da terra? Lo vogliamo capire o no che una guerra non può essere combattuta a senso unico? Lo vogliamo capire che arrendersi è un suicidio? Con la rassegnazione non fermeremo questa corsa verso la morte dove ci stanno portando. Questa gente non conosce ragione e tentare di farla ragionare è inutile. Gli squali conoscono solo l’odore del sangue come questi assassini il puzzo dei soldi. Lo vogliamo capire che quando una belva feroce, raggiunge l’abitato con l’intenzione di sbranare la gente, deve essere abbattuta?

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