Lo Stato non deve dare soldi alle aziende con sede legale all’estero e a quelle che hanno delocalizzato!

di roberto b. Gentile direttore, spero che lei mi legga perché volevo farla partecipe della mia indignazione e inc…..tura. Il fatto è questo: lo Stato non deve dare soldi alle aziende con sede legale all’estero e anche a quelle che hanno delocalizzato.
Se queste aziende hanno bisogno di aiuti se li facciano dare nei loro paradisi fiscali o territoriali.

Spero che altri sentano questa necessità e la palesino qui sotto.
Un saluto

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2 Responses

  1. roberto b ha detto:

    Gent.le direttore, la ringrazio della risposta e contemporaneamente freeskipper per avermi dato visibilità. Veda se anche quei miliardi non servissero come il pane alle piccole aziende non è giusto che i cittadini italiani si accollino un debito da far pagare ai propri figli attraverso le tasse specialmente se sono lavoratori che sono costretti a pagarle tutte. Loro, le aziende, non pagano le tasse in italia, non si sentono italiane,e per quelle che hanno delocalizzato io gli toglierei il “Made in Italy”, perchè dovremmo farci carico dei loro debiti? Questi signori sono dei grandi “liberisti ” quando devono dare qualcosa al paese intero però diventano “statalisti” quando vedeno che si può mangiare. Io sarei categorico “non un euro” a quelle aziende .
    un saluto roberto b

  2. Gaetano Pedullà ha detto:

    Benefattori come gli Elkann, che dopo decenni di aiuti pubblici si sono portati la Fiat in Olanda e Usa, per ricordarsi però della madre patria giusto adesso che ci sono i fondi per rimetterci in piedi dopo il Covid. Di qui la loro richiesta di farsi garantire dallo Stato un prestito da 6 miliardi. Una somma – guarda la coincidenza! – quasi identica al dividendo straordinario che gli stessi Elkann si metteranno in tasca per fondere la loro Fca con la Peugeot, e portare quindi il cuore della nuova società a Parigi. Una schifezza assoluta, insomma, soprattutto se pensiamo che quei miliardi di garanzie servono come il pane a migliaia di piccole imprese italiane, a cui il sistema bancario continua a erogare col contagocce le somme garantite dal Governo.

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