L’Italia rimarrà “chiusa” almeno fino al 3 maggio!

di Redazione. La borsa o la vita? La vita!!! Dopo giorni di tira e molla, il governo, molto saggiamente, ha scelto la linea della massima cautela e si appresta a rinnovare con un nuovo provvedimento tutte le misure di contenimento e le limitazioni agli spostamenti per altri 20 giorni concedendo solo aperture ‘mirate’ per qualche attività produttiva.

Insomma, di eventuali riaperture se ne riparla solo dopo il 3 maggio!

Non solo: con una circolare il Viminale rafforza i controlli per Pasqua, chiedendo alle forze di polizia una particolare attenzione per evitare che gli italiani si riversino nelle seconde case che tra l’altro a giugno dovranno pagare Imu e Spazzatura come se non fosse successo niente!

Gli appelli di Confindustria a far ripartire l’economia affinché l’attuale recessione “non diventi depressione” per il Paese, la ‘spinta’ di parte della stessa maggioranza – con Italia Viva a fare da capofila – e l’andamento appena, appena positivo dei dati, non sono stati dunque sufficienti per convincere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a riaprire il paese.

Al momento non siamo nelle condizioni di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare i risultati ottenuti, ha spiegato durante la videoconferenza con Regioni, Anci e Upi sottolineando che l’apertura a fine aprile avrebbe rappresentato un incentivo al movimento dei cittadini visti i due ponti in arrivo, il 25 aprile e il 1 maggio.

Due week end, come quello di Pasqua, che già da giorni sia il Comitato tecnico-scientifico sia il Viminale avevano indicato come a rischio ‘esodo’ nel caso in cui si fossero concesse delle aperture. Ed infatti la circolare del Viminale per intensificare i controlli nelle festività pasquali verrà replicata anche per i due ponti. 

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