L’Italia è il Paese di Pulcinella.

Spaghetti, pizza e mandolino. Elezioni, consultazioni, salite e discese dal Colle, dall’impeachment all’inversione a ‘U’ sul Quirinale, per un governo politico che ancora non c’è. L’Italia è il Paese di Pulcinella.
Un Paese che pensa ancora di poter risolvere il problema dell’inquinamento e del traffico metropolitano con le targhe alterne, di stanare gli evasori fiscali con la flat tax, di creare lavoro col reddito di cittadinanza, e di risolvere il problema delle buche gettando una palata di bitume, per giunta scadente, su strade che, invece, andrebbero asfaltate al pari di burocrazia, incapacità, disonestà, corruzione e malaffare.
Un Paese dove i pendolari vivono quotidianamente la propria Odissea per raggiungere il posto di lavoro e i migranti sbarcano a centinaia di migliaia sulle nostre coste grazie ad un impeccabile servizio di transfert più puntuale dei traghetti di linea!
Questo è un Paese poco serio! Una Nazione che nessuno all’estero ritiene minimamente credibile. Tant’è che Bruxelles ha bocciato, per mano del Colle, l’ipotetico governo gialloverde, alla faccia del ‘piano B’!
L’Europa ci tiene sotto scacco e ci stringe il cappio intorno al collo se solo cerchiamo di alzare la testa! La Germania di Angela Merkel, al comando della cancelleria tedesca per la quarta volta consecutiva, perchè, a differenza dei nostri, è talmente brava nel difendere gli interessi del suo Paese che i tedeschi se la tengono stretta, è riuscita a far secchi sempre i suoi avversari e ha costruito il Quarto Reich, diventando la regina d’Europa.
È lei che comanda nel Vecchio continente e tutti glia altri sono azzerbinati ai suoi piedi. Noi invece, abbiamo quello che abbiamo, quello che passa il convento. Un convento sconsacrato e decadente, dove ‘mezze tacche’ fanno a gara per dire messa. Non per niente a chiacchiere i ‘nostri’ sono i più bravi del mondo.
Peccato, però, che alla prova dei fatti le chiacchiere stanno a zero e l’Italia si ritrova sempre al punto di partenza, ovvero sul fondo del baratro. Insomma, la Germania si è data un gigante, noi ci accontentiamo dei nani. A Berlino fanno sul serio e hanno un Capo di ferro. A Roma ci accontentiamo di Pulcinella e abbiamo tante cape ‘e pezz! La Germania fa paura ed è sempre più ricca e potente. L’Italia fa ridere all’estero e piangere in casa, ed è normale che abbia le pezze al culo.

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