L’Italia dei furbetti!

Evasori, truffatori, ladri: tanti sono i furbetti che in Italia cercano la scorciatoia per non pagare le tasse, per frodare il fisco o per appropriarsi di quello che non hanno guadagnato con il sudore della fronte. Un fenomeno fastidioso e pericoloso che però sempre più spesso – grazie al lavoro delle forze dell’ordine e di tanti cittadini onesti – viene smascherato. Falsi invalidi. Dichiarato cieco dal 2006, con tanto di pensione di invalidità e indennità speciale, è stato tradito dalla passione per le carte. Ogni giorno giocava a Scopone scientifico al circolo. A smascherare il falso cieco, un uomo che vive a Camerino (Macerata), sono state le Fiamme gialle: lo hanno filmato al tavolo da gioco e mentre e passeggiava in paese, fornendo anche informazioni ai turisti in difficoltà. E’ stato denunciato per truffa aggravata all’Inps, ente al quale ha sottratto 36 mila euro. La falsa “cecità” del pensionato simulatore era stata certificata come autentica dalla Commissione medica competente, e le indagini della Guardia di finanza proseguono, per accertare eventuali responsabilità di altre persone nella truffa. Nella realtà, l’uomo era perfettamente in grado di badare a se stesso, senza alcun tipo di ausilio. Nei video girati con una telecamera nascosta lo si vede mentre cammina speditamente, si ferma per rispondere a chi gli chiede l’ora o indicazioni per raggiungere una determinata strada. Altre immagini lo immortalano al circolo, con le carte in mano (normalissime carte da gioco, non quelle speciali per i non vedenti), giocatore esperto tanto da rimproverare il compagno nel caso di una mossa sbagliata. La procura della Repubblica di Camerino disporrà approfondimenti medico-legali per confermare l’insussistenza della patologia riportata nelle certificazioni rilasciate nel tempo da vari medici specialisti. Per comprovare che pensione e indennità sono state percepite illecitamente per sei anni. Maxitruffa. Utilizzavano centinaia di lavoratori, formalmente assunti da altre società compiacenti che non pagavano nè contributi nè imposte, per adempiere alle commesse che si aggiudicavano in tutto il nord Italia a prezzi naturalmente molto competitivi. Una maxifrode contributiva e fiscale che è stata scoperta dagli uomini della Guardia di Finanza di Gallarate (Varese). A seguito di una complessa indagine coordinata dalla Procura di Busto Arsizio (Varese), hanno denunciato 11 imprenditori, individuato oltre 1400 lavoratori irregolari, scoperta un’evasione per 23 milioni di euro e sequestrato agli imprenditori responsabili della frode beni per oltre 4 milioni di euro, tra cui ville e yacht!

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