L’immigrazione per abbassare i salari e ridurre i diritti. Siamo tutti schiavi dell’€uro!

di Maria Pia Caporuscio. La chiamano “Unione Europea” ma si tratta di un inganno, è un vergognoso sistema per ottenere l’azzeramento della sovranità nazionale politica ed economica delle nostre nazioni.

Per convincere i popoli (dopo la seconda guerra mondiale) predicavano la necessità di una unione europea per impedire altre guerre, ma nessuno ha pensato che la pace non si realizza con la forza, con una globalizzazione priva di etica, che non si realizza privando le nazioni della sovranità economica e politica imponendo sacrifici insostenibili alle popolazioni e depredandole dei propri beni. La pace si può ottenere solo col dialogo, con la ragione, con la logica, con la collaborazione. Questa non è una unione per la pace, ma un sistema predatorio voluto dalle banche mondiali per sottomettere e saccheggiare le nazioni. Una unione che serve a cancellare la storia, le tradizioni e soprattutto impoverire sempre più le classi lavoratrici e trasferire dal basso verso l’alto tutte le ricchezze. Ma non contenti stanno mettendo in atto una invasione di popoli favorendo una immigrazione biblica per abbassare sempre più i salari e aumentare la disoccupazione, per trattare tutti come animali da lavoro da sfruttare al massimo e senza diritti. Questa sottospecie di ‘unione’ messa in atto da esseri privi di scrupoli non è altro che un crimine contro l’umanità e andrebbe instaurata una nuova Norimberga. Ogni essere umano deve tornare ad essere una persona. Ogni nazione ha una propria identità, una propria storia che va rispettata, ma visto che questo non avviene, necessita ribaltare la situazione e disintegrare questa moderna forma di nazismo, assai più pericoloso di quello Hitleriano, perché quello che stanno facendo questi squali è una guerra senza precedenti nella storia dell’umanità, una guerra globale che riporterà indietro di secoli la civiltà raggiunta. Per ottenere la pace, le nazioni devono studiare insieme regole atte a perseguire fini comuni: economici, sociali, culturali, politici, ambientali. Invece con questa moneta unica si è cancellato solo il ruolo delle nazioni e il diritto dei popoli, creando le basi per lo svuotamento delle ricchezze delle stesse nazioni, la disgregazione della cultura, delle tradizioni e della stessa società. Dietro la longa manus della globalizzazione si avverte il pericolo di nuovi imperialismi, di natura finanziaria questa volta e un nuovo genere di capitalismo senza nessun rapporto con la vita delle persone, con la ricchezza prodotta dal lavoro, senza alcun interesse per i bisogni delle popolazioni. Un capitalismo senza controlli e senza freni in grado di sconvolgere tutto, di cancellare i pilastri della famiglia, del lavoro, della casa, della scuola, della giustizia, del risparmio, dello Stato e delle istituzioni, realizzando un crollo istituzionale, etico, sociale, economico e politico. Purtroppo ogni giorno viviamo sulla nostra pelle l’inefficienza di questa ‘unione’ e l’impotenza degli Stati, inesistenti quando si tratta di dare risposte e certezze, ma fin troppo presenti quando devono imporci tasse da usura e sacrifici insostenibili.

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