L’evasione si sconfigge con la stessa “ricetta delle farmacie”!

di Redazione. Se in Italia a pagare le tasse non fossero sempre e soltanto i “soliti fessi”, lavoratori dipendenti e pensionati, ma tutti quanti in maniera commisurata alle entrate di ciascuno, il problema evasione, debito pubblico, pil e redistribuzione delle risorse, sarebbe risolto. E non esisterebbe neppure una tassazione ai massimi storici che porta via oltre il 50 per cento del reddito a chi ormai è “schedato” dal fisco e non può “scappare” da nessuna parte!

Secondo recenti stime, almeno stando ai dati ufficiali, in Italia l’evasione oscilla tra i 255 e i 275 miliardi di euro, una cifra che da sola basterebbe a coprire 5 manovre finanziarie!

Ma nessuno governo ha mai voluto porre rimedio a questa piaga che ha trascinato il paese in fondo al baratro.

La soluzione sarebbe semplice: applicare lo stesso sistema di pagamento in vigore nelle farmacie.

Compri un farmaco e il fisco ne ha immediata contezza!

E invece…
Vai dal meccanico… “dottò so’ trecento euro” e arrivederci e grazie.
Vai dal parrucchiere… “Taglio e messa in piega… sono ottanta euro” e arrivederci e grazie.
Chiami l’idraulico… “signò so’ centocinquanta euro” e arrivederci e grazie.
Vai da dentista… “Con fattura… senza fattura…” e arrivederci e grazie.

“Arrivederci e grazie”!? E “grazie al cavolo” che a pagare, anche per chi evade ed elude il fisco, sono sempre i “soliti fessi”!

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