Lev Yashin: storia dell’invincibile ‘Ragno Nero’.

di Alberto Sigona. LEV YASCIN (URSS, 1929-1990) CALCIO. È ritenuto da molti il miglior portiere di tutti i tempi nella storia del calcio.
Capace di parate ai limiti della realtà, era soprannominato il “Ragno Nero”. I suoi straordinari riflessi combinati ad un’ottima elasticità e alla sua notevole altezza davano sempre l’impressione che riuscisse a coprire ogni angolo della porta.
Considerato un innovatore del ruolo del portiere, fu tra i primi a comandare la difesa dalla propria area, estendendo il proprio raggio d’azione oltre i sedici metri di competenza, partecipando attivamente alla costruzione del gioco. Unico a vincere il Pallone d’oro nel suo ruolo, si fregiò di 6 Scudetti con la Dinamo Mosca (326 partite).
Si ritirò a 42 anni. Si stima che abbia parato oltre 150 rigori durante tutta la sua carriera. Nel 1985, a seguito di una grave forma di tromboflebite, subì l’amputazione di una gamba.
Poco dopo gli venne diagnosticato un cancro allo stomaco e a poco servì un intervento chirurgico cui si sottopose nel tentativo di salvarsi: morì nel 1990, a soli 60 anni. Il suo nome risuonerà per sempre nella leggenda, e gli sarà dedicato persino un asteroide, il 3442 Yashin.
Nel 1994, in suo onore, la FIFA istituì il Premio Yashin da destinarsi al miglior portiere della fase finale dei Mondiali di calcio.
L’anno scorso, in suo onore, France Football ha istituito il Trofeo Jašin da destinarsi al miglior portiere del mondo
In Nazionale giocò 78 partite; fu campione Olimpico 1956 ed Europeo 1960 (Argento quattro anni dopo).

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