Carissimo Sallusti, consigli al suo Berlusconi il ruolo di Padre-Fondatore di FI, altrimenti rischia di diventarne il Padre-Affondatore!

Lettera aperta ad Alessandro Sallusti, Direttore de il Giornale – di Redazione. Carissimo Direttore, nel suo editoriale su il Giornale del 28.08. u.s., intitolato “Salvini capitano? Sì, ma non del Titanic”, lei, molto lucidamente scrive dell’esistenza di un nuovo biporalismo, con il blocco Cinque Stelle e Pd, a sinistra, e quello Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, a destra.

Poi molto amabilmente, tenta di riconsegnare la scena della politica italiana e nella fattispecie il timone del centrodestra nelle mani di Silvio Berlusconi che da qualche giorno va dicendo: “Sogno il ritorno di un centrodestra che abbia come perno Forza Italia”. E lei, ovviamente, gli tiene botta scrivendo come “Forza Italia non sia più disposta a salire a bordo di un Titanic (la Lega di Salvini), bello da vedere ma in realtà fragile e il cui Capitano, per stare in metafora, si schiantò contro un iceberg per irruenza e imperizia. Fino a ieri erano Berlusconi e la Meloni che bussavano alla porta – mai aperta – di Salvini. Da oggi non sarei più sicuro che il corteggiamento continui con le stesse modalità”. 

Orbene, con tutta la stima e l’ammirazione nei suoi confronti, con tutta la comprensione per la sua indiscussa fedeltà e devozione, animata da eterna riconoscenza e gratitudine per Silvio Berlusconi e per quello che a suo avviso avrebbe dato all’Italia – che a nostro modesto parere è poco o nulla in confronto a quello che ha dato alle sue aziende e ai suoi fedelissimi sostenitori -, ma non le sembra un anacronismo riproporre Forza Italia e il Cav alla guida del centrodestra?

E qui non si tratta di numeri percentuali che come lei scrive vedono la Lega di Salvini sopra il 30 per cento e Forza Italia arrancare sotto il 10. La questione è ben altra. Si tratta infatti, non solo di ragioni anagrafiche, ma anche di opportunità politica.

Riproporre Berlusconi non solo a Salvini, ma a tutti gli italiani che simpatizzano per il centrodestra, significherebbe non solo la rinuncia a conquistare il consenso di chi disertano puntualmente le urne (circa il 50% degli elettori), ma perdere anche quei pochi che ancora votano Forza Italia e quei tanti che sulla scheda elettorale mettono una croce sul simbolo della Lega proprio perchè Alberto da Giussano si mantiene a debita distanza dall’uomo di Arcore.

Carissimo Direttore, se davvero vuole così tanto bene al suo amato Silvio Berlusconi e le stanno così a cuore le sorti di Forza Italia e del centrodestra, consigli all’ex Cavaliere di godersi la vecchiaia lontano dai Palazzi romani, e di lasciar fare a chi in Forza Italia – e ce ne sono!!! – ha l’intelligenza, la capacità, l’energia, l’acume politico e perchè no, anche l’età per riportarla ai vecchi splendori. Gli consigli il ruolo di Padre-fondatore di FI, altrimenti rischia di diventarne il Padre-Affondatore.

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2 Responses

  1. dolce75 ha detto:

    La destra risorgerà solo quando toglierà di mezzo Berlusconi ma, per ora, i giochi mi sembrano chiusi… quello non molla, anche se ormai è solo una questione anagrafica!

  2. nemo ha detto:

    Puntare ancora su Berlusconi è come andare alle corse e giocarsi un cavallo zoppo! Puro masochismo!!!

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