Le grandi manovre.

di Angelo D’Amore. I tagli continuano ma lo spread rimane alto. Non siamo piu’ credibili. Lo hanno capito gli investitori, ancor di piu’ gli speculatori. Monti si appresta a partecipare all’ennesima riunione con i grandi d’Europa per la fine di luglio, per trovare altri rimedi (ancora tagli) alla crisi. Intanto a livello di politica interna, si intravedono grandi manovre. PDL, PD e UDC sanno che la crisi sara’ lunga ma, al contempo, temono di perdere consenso non mettendosi di traverso al Premier. Quindi si profila un tacito accordo sottobanco per le prossime elezioni del 2013, con l’obiettivo di celare dietro un governo di larghe intese, con Monti confermato Premier, il mantenimento dei propri privilegi di casta, sotto il paravento di un proporzionale di ampio respiro, dove il Prof. finirebbe di essere un tecnico, per diventare un politico sostenuto da una larga componente parlamentare, compreso quel FLI di Fini ridotto ormai ad un patetico 2% di preferenze potenziali (e’ un po’ di tempo che non vedo Bocchino in tv). Un tempo tale manovra si sarebbe denominata come inciucio. Oggi, sotto lo spettro e la minaccia di un tracollo economico imminente, ci si aggrappa ad un governo di ammucchiata per continuare a tirare a campare. Le forze politiche responsabili del tracollo italico gettano la spugna nel loro combattersi. Il loro tendersi la mano non e’ un gesto di responsabilita’ verso il Paese, come i loro rappresentanti vorrebbero far credere. La loro piu’ che probabile alleanza, e’ solo l’ennesino tentativo di illudere noi italiani delle loro buone intenzioni. In realta’, e’ l’unica strada rimasta loro, per non scomparire definitivamente.

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