Le grandi capitali europee mettono al bando i veicoli diesel!

L’inquinamento atmosferico è un’emergenza mondiale. Lo smog entra persino dentro le nostre abitazione mettendo in serio pericolo la nostra salute e soprattutto la vita di bambini, anziani e persone già affette da patologie respiratorie e cardiovascolari.
La gravità del problema della cattiva qualità dell’aria nelle grandi aree urbane è stata recentemente stigmatizzata da uno studio della World Health Organisation, in cui si evidenzia come l’inquinamento, all’interno e all’esterno delle abitazioni, è responsabile globalmente ogni anno della morte di 570mila bambini sotto i 5 anni.
Così i governi che hanno a cuore la salute dei propri cittadini corrono a ripari! Altre due grandi città, dopo Atene, Madrid, Città del Messico e Parigi, potrebbero mettere al bando i veicoli con motore diesel nelle rispettive aree urbane per combattere l’inquinamento atmosferico.
Si tratta di Monaco di Baviera e di Barcellona che, attraverso differenti iter normativi, si apprestano a studiare e mettere in atto queste drastiche limitazioni.
In Germania il provvedimento dovrebbe arrivare per una decisione dell’Alta Corte della Bavaria che, dopo ripetuti superamenti dei limiti delle sostanze inquinanti nell’aria, ha imposto lo scorso primo marzo al Governo del Land di predisporre entro la fine del 2017 piani che prevedano la riduzione delle emissioni e, in questo ambito, il bando dei diesel ‘ove necessario’.
Diversa la situazione a Barcellona: in questo caso le norme decise di comune accordo tra la Municipalità, i Comuni limitrofi e lo Stato della Catalunya prevedono che nei giorni lavorativi – a partire dal gennaio 2019 – non potranno più circolare auto immatricolate prima del gennaio 1997 e veicoli commerciali antecedenti l’ottobre 1994. Queste limitazioni riguarderanno evidentemente un numero limitato di veicoli (il 7% delle auto e il 16% dei furgoni) ma con una elevata quota di diesel.
In Italia ci mettiamo una bella pezza con le ‘targhe alterne’ e qualche ‘domenica ecologica‘, ma non basta. Serve osare molto di più anche a costo di essere impopolari e di perdere qualche voto. Del resto, la salute e il benessere dei cittadini non dovrebbero essere ‘la priorità’ di qualsiasi amministrazione comunale?

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