Solo ‘briciole’ ai lavoratori dipendenti.

Hai voglia a dire che le buste paga dei lavoratori italiani sono le più basse d’Europa e che l’età pensionabile è la più alta!

La risposta, di qualsiasi governo, è sempre la stessa: i soldi non ci sono!

Infatti, dalla manovra finanziaria che ha destinato le maggiori risorse al contenimento della spesa energetica per parare il rincaro di luce, gas e benzina, arriva solo qualche briciola finirà pure nelle buste paga di gennaio 2023, grazie al mini taglio del cuneo fiscale. Lo sgravio con cui viene ridotta la quota di contributi a carico del lavoratore sarà del 2% solo sulle buste paga d’importo lordo non superiore a 2.692 euro pari a 53,84 euro, mentre chi invece ne guadagna meno di 1.923 euro avrà uno sgravio del 3% pari a 57,69 euro.

Ben lontano dalla flat tax che ha ridotto al 15% la tassazione delle partite Iva che fatturano fino ad 80mila euro all’anno!

Ma come si dice chi si accontenta gode, anche perchè c’è in arrivo anche il bonus che spetterà a tutti i dipendenti pubblici, pari a un + 1,5% dello stipendio tabellare. Ad esempio, per chi guadagna 2.000 euro spetta un aumento, lordo, di 30 euro al mese. Tale incremento viene riconosciuto in attesa del rinnovo di contratto per il triennio 2022-2024, una sorta di anticipo come quello che spetterà ai dipendenti del settore commercio per i quali è in arrivo un’indennità una tantum di massimo (l’importo varia a seconda del livello d’inquadramento) 350 euro (200 a gennaio e 150 euro a marzo) più un aumento di 30 euro al mese da aprile 2023.

Poi dal prossimo anno scatteranno gli aumenti riconosciuti dal rinnovo di contratto. Rinnovo che dovrà esserci per molti altri lavoratori, con tanto di aumenti di stipendio: secondo i dati attuali, infatti, sono 591 i contratti scaduti, con 6,8 milioni di lavoratori a rischio lavoro povero.

Nel 2023 potrebbe aumentare anche la paga prevista per badanti, colf e baby sitter, con un incremento automatico del 9% nella paga minima – in risposta all’inflazione – previsto nel contratto collettivo nazionale del lavoro domestico.

Infine, i dipendenti con un reddito annuale inferiore ai 15mila euro potranno ricevere un trattamento integrativo di circa 100 euro al mese.

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3 Responses

  1. Archibugiere ha detto:

    Ecco come GRILLO pensa di aiutare le fasce più deboli della Popolazione:
    Il ritorno del pagliaccio, Grillo: “Aboliamo il contante, l’Italia faccia come la Danimarca” 🤡.
    Da Affari Italiani – Beppe Grillo si affida alle notizie provenienti dalla Danimarca per punzecchiare il governo a guida Meloni che ha innalzato il tetto del contante a 5mila €. Il fondatore e garante del M5s, – si legge su La Stampa – carica a testa bassa contro il nuovo esecutivo sulla questione del contante che, a suo dire, andrebbe risolta alla danese. Povero Guitto

  2. Della Vovere ha detto:

    Per Consiglieri Regionali ecc. i soldi ci sono eccome:
    Quel pozzo senza fondo di veri sprechi e clientele tossiche chiamate “regioni” lanciano l’allarme sul rischio di crac dei sistemi sanitari regionali. La cura è sempre la stessa. Togliere di mezzo le regioni, mettere fine all’austerità e immettere nel sistema liquidità. Serve uscire dal neoliberismo. Serve una moneta nazionale. Serve una nuova classe politica che guidi l’Italia in questo cammino.

  3. LoZio ha detto:

    Scoperta acqua calda: SE non cambia qualcosa ovvero la SOPPORTAZIONE della popolazione, questa partitocrazia continuerà a fare sfracelli.

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