Lavoratori più poveri con i governi ‘Monti-Letta-Renzi-Gentiloni’.

La XVIIª Legislatura – quella dei governi ‘Monti-Letta-Renzi-Gentiloni’ – ha avuto un solo effetto: abbassare gli stipendi dei lavoratori italiani. Il reddito pro capite è fermo ai livelli di 20 anni fa, la pensione si allontana con la speranza di vita e per giunta con un assegno previdenziale prossimo a quello ‘sociale’, i nuovi posti di lavoro sono precari e le mancette elettorali non sono servite a ridurre il gap tra retribuzione e caro vita!
Il flusso migratorio fuori controllo e il Jobs Act sono serviti proprio a questo, a ridurre i diritti dei lavoratori italiani, per abbattere i salari, promuovere l’export e azzerare i consumi interni. E’ per questo che in Italia non cresce più neppure un filo d’erba, perché nessuno vende e nessuno compra.
Non si fanno più ‘grandi’ investimenti: dai giovani, che non acquistano più casa e rimangono con i genitori, dalle piccole e medie imprese che chiudono i battenti, fino alle multinazionali che non investono in ricerca, sviluppo e innovazione, ma che addirittura ‘delocalizzano’ la produzione e trasferiscono la sede legale all’estero per gabbare il fisco italiano.
La Legislatura ‘Monti-Letta-Renzi-Gentiloni’ ha messo in essere una politica economia che vive solo sulla domanda estera, asservendo il Paese alla Troika e agli speculatori stranieri, invitati a comprare le nostre aziende a quattro soldi e ad assumere i nostri ingegneri che costano la metà di quelli tedeschi e francesi, salvo poi darsela a gambe quando le cose non girano più per il verso ‘loro’.
La Legislatura ‘Monti-Letta-Renzi-Gentiloni’ ha puntato sui capitali esteri senza controllarli, senza fare patti chiari, così le multinazionali, quando non hanno più nessuna convenienza a restare nel Belpaese, fanno fagotto, licenziano e se ne vanno.
Embraco docet. Il Governo piagnucola a Bruxelles: “Intervenga la Ue”. La vittima che implora il carnefice, ovvero proprio quella Ue che ha la missione storica di massacrare i lavoratori e di tutelare i grandi capitali.
Ormai è tutto chiaro. Siamo il fanalino di coda dell’Europa e i nostri salari sono i più bassi del Vecchio continente. E questo grazie a Prodi e Ciampi che ci hanno trascinato nell’€uro dimezzando salari e pensioni, e lasciando che il costo della vita raddoppiasse. E grazie, anche, ai governi ‘Monti-Letta-Renzi-Gentiloni’ che hanno proseguito sulla stessa falsa riga!

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