Lavorare meno per produrre di più e vivere meglio!

Lavorare meno, lavorare tutti per produrre di più e vivere meglio. La formula magica viene applicata già con successo nella avanzatissima Svezia, dove un numero crescente di aziende, imbeccate da un governo illuminato, sta riducendo l’orario di lavoro dalle classiche otto/nove ore a sei per favorire il benessere fisico e mentale dei propri dipendenti, e al contempo aumentare la produttività e l’occupazione.
Il principio, in fondo, è semplice: non si lavora mai otto/nove ore effettive, e dunque è più utile scremare il tempo che si trascorre in azienda dalle pause e dai tempi morti, consentendo ai dipendenti di godere di più tempo libero, e ottenere in cambio una maggiore intensità produttiva durante l’orario di ufficio. Quello che è stato definito “il grande esperimento sociale svedese” è partito nell’aprile 2014, con l’annuncio da parte del governo locale di Goteborg di voler diminuire l’orario di lavoro nel settore pubblico (una giornata lavorativa di soli sei ore, per un totale di 30 ore settimanali), con l’obiettivo ambizioso di aumentare la produttività, tagliare i costi e migliorare la qualità della vita dei lavoratori. Solo una parte dei dipendenti pubblici di Goteborg ha beneficiato dell’orario lavorativo ridotto. Il resto degli impiegati ha continuato a seguire turni standard di 8 ore. Entrambi i gruppi hanno ricevuto la stessa paga. Alla fine dell’esperimento si è comparata la produttività dei lavoratori. Risultato: stare in ufficio meno ore rende i dipendenti più felici e automaticamente più produttivi. Infatti turni meno lunghi hanno ridotto drasticamente le inefficienze nel settore pubblico e il numero di assenze per malattia. L’esperimento è stato un pieno successo. Ma noi italiani stiamo ancora lì a scaldare le sedie davanti al computer e a certe soluzioni ci arriviamo sempre con vent’anni di ritardo!

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