Lavarsi le mani non basta… e il peggio deve ancora arrivare!

di Redazione. Con 133 morti in un solo giorno l’Italia fa segnare un bilancio di 366 vittime per Coronavirus, e diventa il secondo al mondo dopo la Cina.

Altro che una “semplice influenza”. Qui la faccenda si fa seria!

Qui – oggi più che mai – sarebbe servito un governo con le palle!

Ma ormai il danno è fatto. Li abbiamo votati perché aprissero il Parlamento come una scatoletta di tonno, e adesso ci ritroviamo noi a fare la fine dei tonni! A nulla è valso affiancargli i resti del PD, cacciato dagli italiani dalla porta principale con le ultime elezioni politiche, ma fatto rientrare a Palazzo Chigi dalla finestra.

Mai potevamo pensare di trovarci a fronteggiare un’emergenza come quella attuale con un governicchio del genere. A saperlo prima, non li avremmo certo mandati a dirigere e a governare il Paese.

Ma come dicevamo, ormai il danno è stato fatto, e col senno del poi siamo tutti bravi: i buoi sono scappati dalla stalla ed è del tutto inutile chiudere le stalle.

Bisogna salvare gli italiani!

L’unica speranza di potercela fare è che chi di dovere, chi sta in capo alle istituzioni, si decida ad affiancare a questo esecutivo senza né capo né coda degli uomini capaci, in altre parole di commissariare la cabina di regia dell’Italia, per fronteggiare adeguatamente la crisi sanitaria ed economica.

Siamo in guerra contro un nemico invisibile. Ma per contro i provvedimenti dell’attuale governo gialloRosso sono fin troppo visibili, stanno sotto gli occhi di tutti e sono del tutto insufficienti e inadeguati a parare i colpi sia del Coronavirus che della catastrofe economia.

E’ fin troppo evidente che lavarsi le mani non basta… e il peggio deve ancora arrivare!

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12 Responses

  1. BigCovid19 ha detto:

    Anche i big si ammalano di Covi-19. Prima Zingaretti e adesso pure Nicola Porro è risultato positivo al tampone: sospeso il programma Quarta Repubblica!

  2. Fuso ha detto:

    Diego Fusaro, con un durissimo post pubblicato sul suo profilo Twitter, svela tutte le menzogne della sinistra che ha sottovalutato fin da subito l’emergenza del Coronavirus: “E mentre voi eravate in piazza a manifestare contro il fascismo e il comunismo in assenza di fascismo e di comunismo, il liberismo poteva uccidere indisturbato la sanità pubblica”, scrive il filosofo. Un atteggiamento che ha portato alla situazione di emergenza in cui si trovano gli ospedali adesso con i reparti di terapia intensiva e rianimazione al collasso totale. “E ora mancheranno i posti letto e le strumentazioni necessarie”, conclude Fusaro. “Vi piace il mercato, vero?”.

  3. Leopoldo C. ha detto:

    Vale la pena scriverlo in stampatello, “SIAMO IN GUERRA”, vale la pena che diventi un monito per tutti. Non credo che tutti abbiano compreso ciò che sta avvenendo, la drammaticità della situazione, i numeri della situazione. La malattia è seria, ma i numeri eccessivi e contemporanei rischiano di renderla devastante. La comunità medica è impegnata in uno sforzo che non può più sostenere, non a questi ritmi e progressioni. Già non c’è più spazio né di luogo né di tempo. Ma perché le persone non ne prendono atto?

    È semplice, perché nessuno lo ha detto, nessuno lo ha spiegato come avrebbe dovuto. È stato detto tutto ed il contrario di tutto, il teatrino della politica italiana è riuscito ad esprimere il peggio di quanto avesse mai potuto fare. Anche loro semplicemente non hanno capito e, quel poco che hanno capito lo hanno comunicato male. Ieri sera il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa delle 18.00 ha usato queste parole: “Vinceremo questa battaglia se…”. Poi si è corretto ed ha ripetuto la stessa frase cambiando una sola parola: “Vinceremo questa guerra se…”.Non credo che il capo della Protezione Civile abbia usato casualmente questa terminologia. Stiamo combattendo una guerra. Prendiamone atto. La stiamo combattendo contro un nemico invisibile, subdolo, di cui non conosciamo niente e che, irresponsabilmente, è stato accomunato per giorni ad una banale influenza. L’influenza non fa a pezzi i polmoni. Siamo in guerra e non abbiamo niente per combatterla se non un manipolo di scienziati, medici ed infermieri straordinari per dedizione e sopportazione, costretti a confrontarsi oltre che con la malattia, anche con politici incompetenti ed inetti. Loro dicono state a casa ed i politici vanno in giro a fare comizi. Loro dicono state a casa e, per affrontare l’emergenza, si fanno riunioni operative in una stanza piccola in cui si accalcano prefetti, capi delle forze dell’ordine, sindaci.

    Ieri, lo dicono le immagini, Milano aveva i Navigli affollati di gente sconsiderata. Dov’è la responsabilità sociale? La responsabilità verso se stessi, verso i propri figli, nonni e genitori? Ma vi pare normale? Borrelli dice: “Vinceremo questa guerra se…”. E viene fatto un decreto, pubblicato in gazzetta solo questa mattina, e le cui bozze giravano tra gli organi di stampa già delle 18 di sabato pomeriggio. Borrelli dice: “Vinceremo questa guerra se…” e la serie A scende in campo. Allora mi chiedo. O sono pazzo io e non ho capito niente, o è pazzo Borrelli con medici, virologi ed infermieri, o siamo vittime di un’allucinazione collettiva? Oppure c’è qualcosa che non torna. E purtroppo non torna la conta dei morti, più alta della Cina, dei malati, dei ricoverati.

    Noi siamo un popolo di persone anziane. L’Italia è il Paese più “vecchio” al Mondo dopo il Giappone. E la politica va in tv a dire:”stanno morendo solo gli anziani…”. Come se fosse logico normale, come se non si trattasse di persone, ma di vittime da sacrificare in nome di coloro che sopravviveranno. È inaccettabile tutto questo. Quando si è inadeguati bisognerebbe fare un passo indietro e chiedere aiuto. Ed invece si chiude una Regione come la Lombardia e 14 province di altre quattro Regioni per arginare il contagio e si permette a treni con viaggiatori uni sugli altri (altro che metro e mezzo di distanza) di trasformarsi in bombe virali in viaggio per la parte d’Italia che cercava di resistere all’assalto del nemico. Chi è il nemico? È normale che in uno “Stato di Guerra” un sindaco non segua ciò che dice il Governo centrale? È normale che presidenti di Regione invece di alzare il telefono e confrontarsi con ministri e deputati parlino attraverso i microfoni in conferenza stampa?

    Ora basta. Adesso è arrivata l’ora della responsabilità. Bisogna reagire e bisogna farlo con lucidità. Ognuno di noi ha la responsabilità per se stesso e per le persone che ha attorno. Si può fermare il virus. Lo si può fare solo con comportamenti responsabili. E lì dove non basta la responsabilità dei singoli è necessario che intervengano le autorità e che lo facciano con forza. Ci vuole una coscienza sociale. L’abbiamo?

    In Cina per contenere il virus hanno istituito la pena di morte, lì c’è un regime duro che ha risposto duramente. Ma i cinesi hanno una coscienza sociale che noi non abbiamo e che è arrivato il momento di dimostrare. Girano bellissimi video sull’Italia? Ma che Italia siamo? Quella di un campanile o quella di un Paese che senza guide, senza leader rischia di disgregarsi in pochi giorni?Bisognerebbe che ricordassimo che il film a cui stiamo assistendo è un film di guerra, una guerra che non siamo pronti a combattere, una guerra che, per essere vinta, ha bisogno di reazioni adeguate. Scrivo sull’onda della rabbia per ciò che vedo e prevedo possa accadere. Scrivo nella speranza che la paura possa portare ognuno di noi a vivere questi momenti responsabilmente. Vivo, come dicevo prima, nella speranza di essere diventato improvvisamente pazzo, e di incontrare qualcuno che mi faccia rinsavire dicendomi che quello che percepisco, con rabbia e paura è tutto falso, che si tratti solo di una mia paranoia. Urlate a tutti di essere responsabili.

    Chi è partito si ritiri in quarantena. Chi vive, ovunque viva, continui a farlo ma cambiando le regole di comportamento. Ascoltate medici e scienziati. Solo così, come ricordava ieri Borrelli, avremo la speranza di vincere la guerra. La speranza di vincere la guerra.

  4. Raffa P. ha detto:

    Per contenere il rischio contagio con misure straordinarie dobbiamo affiancare alla struttura che sta lavorando positivamente una figura dalla eccezionale competenza organizzativa come Guido Bertolaso. Coinvolgere le migliori energie di cui il Paese dispone. Facciamolo subito.

  5. Geo'70 ha detto:

    Se penso che la nostra salute e che la vita dei miei cari dipende da Rocco Casalino… mi vengono i brividi!!!
    Povera Italia come l’abbiamo ridotta….

  6. Milena'70 ha detto:

    In Cina tirano su ospedali attrezzati in poche settimane, noi per tappare una buca ci mettiamo degli anni quando va bene, altrimenti resta così com’è fino a quando qualcuno non cade dentro!

  7. Roberto Burioni ha detto:

    Purtroppo si muore per il coronavirus. Chiaramente uno di 20 anni si riprende meglio, ma non bariamo con le parole. Perché induciamo nelle persone la convinzione errata che questa malattia sia qualcosa che riguardi solo anziani e malati!

  8. Benedetta F. ha detto:

    Il Coronavirus ha seppellito la retorica grillina dell’onesto incapace e il Paese riscopre il valore dell’ esperienza.
    Non c’è più tempo da perdere: serve Guido Bertolaso, simbolo di competenza, vittima del malcostume italico che ammanetta chi ha il coraggio di decidere.

  9. Virus19 ha detto:

    Già, la situazione è sfuggita di mano: coprifuoco, contagi a raffica, centinaia di morti al giorno e schemi previsionali relativi alla diffusione del coronavirus che fanno paura. Molta paura. Già, l’Italia ora trema. E con lei il mondo intero. Ed in questo contesto risuonano alla mente alcune parole che abbiamo sentito su più fronti soltanto una decina di giorni fa. Parole che magari abbiamo pronunciato noi stessi, salvo poi – gioco forza – cambiare opinione. “Il virus? Poco più di un’influenza”. No, non è così. Lo dimostrano le terapie intensive al collasso, i bollettini di guerra che arrivano dalle strutture sanitari che non sono più in grado di accogliere.

  10. @vfeltri ha detto:

    Per fortuna il virus era poco più di un’infulenza.

  11. @Belpietro ha detto:

    Il decreto di auto quarantena arriva dopo ore di sbando per Conte, un presidente di coccio. Risultato: migliaia di persone in fuga verso il Sud e virus propagato. Per gestire l’emergenza e far stare a casa le persone ci vuole un decisore come Bertolaso.

  12. @PCirinoPomicino ha detto:

    E’ tempo della responsabilità personale e collettiva.La scienza non ha armi per sconfiggere coronavirus ma l’intelligenza dell’uomo si. Il virus va lasciato solo senza donargli i nostri padri e i nostri nonni. Fermiamoci e isoliamoci per 14gg lo batteremo!

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