Laurearsi con lode a 28 anni non serve, meglio in fretta con voti bassi!

Dopo gli choosy della Fornero, arriva pure la laurea mordi e fuggi dall’Italia e/o resta e muori disoccupato, di Poletti, ad ulteriore testimonianza di come chi governa il Paese sia lontano anni luce dalla realtà.
Durante l’evento Job&Orienta, dedicato alla formazione e al mondo del lavoro, è intervento anche il ministro del lavoro, Giuliano Poletti che ha parlato di come gli studenti in Italia passino troppo tempo in università e di quanto cerchino di raggiungere voti alti invece di pensare al tempo con il quale poi riescono a laurearsi: “Prendere 110 e lode a 28 anni non serve a un fico, è meglio prendere 97 a 21. Così un giovane dimostra che in tre anni ha bruciato tutto e voleva arrivare”. Arrivare? Sì, ma arrivare dove se i posti di lavoro sono occupati dagli ultrasessantenni? Laurearsi in fretta per raggiungere prima lo status di disoccupato a vita oppure per fare le valigie alla volta di un Paese più serio di quello governato dagli attuali politici che stanno, loro sì, “bruciando tutto”, persino la libertà di laurearsi a pieni voti!

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