La strage di Viareggio senza colpevoli: Vergogna!

Uno striscione esposto davanti al Comune dai familiari delle vittime della strage di Viareggio (32 morti il 29 giugno 2009), 2 dicembre 2020.

di Redazione. Vergogna! 32 morti senza giustizia dopo undici anni dalla strage della Stazione di Viareggio!

La parola ‘prescrizione’ rigetta il paese nella vergona di una legge che non è uguale per tutti come ancora rimane scritto, invano, in ogni aula di tribunale. In un Paese civile e democratico non può esistere che il massacro di 32 persone resti senza colpevoli e che la prescrizione impedisca l’accertamento delle responsabilità di chi doveva vigilare e poteva impedire che si verificasse una strage e invece non l’ha fatto.

Sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro: lo ha deciso la corte di Cassazione rinviando alla corte d’Appello di Firenze la riapertura dell’appello bis.  Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo.

Una sentenza destinata a far discutere, quella della Cassazione, che ha ribaltato il giudizio di secondo grado sulla strage alla stazione di Viareggio, avvenuta il 29 giugno 2009, a causa del deragliamento di un treno merci e al successivo incendio (il convoglio trasportava gas propano liquido): sono stati prescritti gli omicidi colposi perché non è stata riconosciuta l’aggravante dell’infortunio sul lavoro.

Undici anni e mezzo dopo la tragedia che ha raso al suolo quasi completamente la zona della città di Via Ponchielli e soprattutto che è costata la vita a 32 persone, arriva quindi la sentenza della Cassazione che costringe a ricominciare quasi tutto daccapo: il processo per la strage di Viareggio deve infatti tornare in Corte d’Appello, intanto sono state annullate le condanne agli ex amministratori Moretti e Elia e prescritte tutte le accuse di omicidio colposo. Non solo, perché è stato escluso anche il risarcimento per tutte le 22 associazioni che si erano costituite come parte civile nel processo.

Scene di disperazione fra i parenti delle vittime della strage, davanti al palazzo dalla Corte di Cassazione a Roma, alle quali fin qua è stato impedita anche la speranza di giustizia.

Molti di loro sono scoppiati in lacrime quando hanno ricevuto la notizia del verdetto che dichiara prescritti gli omicidi colposi: “Viene voglia di andare ad occupare il Parlamento. In tanti anni siamo sempre stati buoni, ma forse adesso è arrivato il momento di strillare”, dice Luciana Beretti, familiare di due delle 32 vittime.

La donna ha atteso la sentenza davanti alla Suprema Corte a piazza Cavour, mostrando le foto del figlio e della nuora: “Sono morti in seguito al disastro, mio figlio 14 giorni dopo lo hanno avvolto in un lenzuolo e messo dentro la bara. Non lo ho più nemmeno potuto vedere – racconta – Anche i miei suoceri sono morti, tutti bruciati vivi. Questo è l’ergastolo che viviamo altro che le sentenze della Cassazione. Mi chiedo se i giudici di Lucca e Firenze sono stati considerati degli incapaci da questi di Roma. C’è solo che mio figlio ed i nostri cari stanno dietro una lastra di marmo. Ammazzati mentre dormivano in casa loro”.

 

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2 Responses

  1. Fulvietta ha detto:

    Siamo un paese tutto da riformare!

  2. Parsifal-NA ha detto:

    La mancatissima riforma della Magistratura nessun partito vuole toccare la CASTA DEI GIUDICI

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