La serie A riparte il 20 giugno. La Coppa Italia il 13.

di Redazione. Dopo più di tre mesi di digiuno, causa coronavirus, anche il mondo della “pedata” riapre i battenti. L’appuntamento con il fischio d’inizio della Serie A di calcio è fissato per il 20 giugno, con la Coppa Italia a fare da prologo già il 13 dello stesso mese. Il governo, incassato il parere favorevole del comitato tecnico scientifico, ha dato il via libera. L’annuncio è stato del Ministro dello sport, che a conclusione del vertice in videoconferenza con tutte le componenti della Figc durato una quarantina di minuti, e dopo aver consultato il premier Conte per stabilire la data, ha indicato il giorno della ripartenza del Campionato (il 20 appunto). Ma si comincerà a fare sul serio anche prima, con la Coppa Italia (il 13 giugno).
La Serie A di calcio riparte il 20 giugno a più di cento giorni ...Le nuove regole.
L’ingresso in campo per le due squadre sarà separato, non ci potranno essere strette di mano, no ai bambini insieme ai calciatori in campo, no alle foto di squadra e nessuna mascotte. Sarà vietato avvicinarsi ai direttori di gara più di 1,5 metri: evitando così polemiche molte volte inutili. Mascherina per chi sarà in panchina, niente sputi (pena ammonizione), niente esultanze con contatto e altri tipi di comportamenti non consentiti in questo delicato periodo storico.
Presenze ridotte.
Il numero di persone ammesse alle partite sarà un massimo di 300 così suddivise: 22 calciatori titolari, 24 di riserva, 30 persone ammesse in panchina, 4 match analyst, 8 delegati della società ospitante e 4 di quella ospitata, 4 ufficiali di gara e 3 del Var, 6 raccattapalle, 2 delegati della Lega, 2 dell’antidoping, 6 addetti al servizio di pulizia, 10 giornalisti, 10 fotografi, 20 licenziatari Tv, 65 di produzione tv, 5 operatori LED, 8 green Keeper, 10 del personale di servizio, 25DGE e stewart, 4 vigili del fuoco, 1 RSSP, 15 FF.OO e Polizia municipale.

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1 Response

  1. Matteo Renzi ha detto:

    E il calcio che riparte è un simbolo importante. Ringrazio i parlamentari di Italia Viva Luciano Nobili e Daniela Sbrollini che sono stati i primi a chiedere questa svolta (vi ricordate le polemiche dopo questa intervista?). Ma voglio ringraziare in modo molto sincero anche il ministro Spadafora per aver accolto le nostre critiche e i nostri suggerimenti. Viva lo sport, che vinca il migliore (se poi vince la Fiorentina va bene lo stesso). Ovviamente, mi rimane l’amaro in bocca perché la proposta che avevamo fatto non partiva dalla riapertura della serie A ma dalle scuole. Che sono più importanti di qualsiasi altra cosa. Sulle scuole non ce l’abbiamo fatta ma continueremo a combattere perché la questione educativa è la più importante di tutte.

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