La ‘scorretta’ via delle mancette di Stato.

di Redazione. In Italia l’unica cosa che continua a crescere è il debito pubblico e la delusione dei cittadini nei confronti della neo-eletta classe dirigente che non fa rimpiangere certo la vecchia, ma che non lascia neppure ben sperare nel prossimo futuro.
La crescita si è fermata: è stata pari a zero. Pessima notizia rispetto alle previsioni che già non erano rosee (ci si attendeva un +0,2% trimestrale), e che complica molto il raggiungimento dell’1,2% su base annua fissato dal Governo nell’ultima Nota di aggiornamento al Def. Basta dire che, per centrare quel risultato, adesso servirebbe un balzo del +0,7% congiunturale nel quarto trimestre (da zero), performance obiettivamente poco probabile.
Inevitabile la risalita dello spread che deprime i risparmi degli italiani.
Inarrestabile il debito pubblico che continua a mietere record negativi.
E niente di buono neppure dal fronte occupazione.  In una nota Istat si legge che il tasso di disoccupazione a settembre è risalito del 10,1%. Le persone in cerca di lavoro sono 2.613.000 in aumento di 81.000 unità (+3,2%) rispetto ad agosto.
Insomma, piovono dati negativi sul Paese e la ‘Manovra del Popolo’, che il governo sta mettendo a punto, dopo l’ultima lettera di richiamo della Ue, non apre nessun ombrello, ma lascia gli italiani esposti alle intemperie di una crisi economica e sociale senza precedenti.
Reddito di cittadinanza, Condono e Quota100 non faranno altro che aumentare il debito pubblico e il disagio sociale.
Purtroppo anche questo governo non sta remando nella direzione giusta, ovvero quella di ridurre il costo del lavoro tagliando il cuneo fiscale, ma procede sulla ‘scorretta’ via delle mancette di Stato.
Ma così non si va da nessuna parte e neppure a dire che si resta fermi, perché stiamo tornando indietro!

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