La Raggi finisce sul New York Times: “I nuovi politici italiani non sono migliori dei vecchi”!

A poco meno di un anno dall’insediamento dei 5stelle in Campidoglio, per i romani è cambiato poco e niente: traffico, buche, topi, spazzatura, sporcizia e disservizi sono rimasti tutti lì così com’erano ante-m5s! E la voce è arrivata fino negli States, dove il ‘New York Times’, ha scritto che la situazione politica di Roma, governata da Virginia Raggi e dal M5s, è la dimostrazione che “i nuovi politici non sono migliori dei vecchi”. Il quotidiano americano dedica un lungo articolo alla Sindaca e scrive:
“Virginia Raggi doveva essere l’esempio di come un sindaco del movimento anti-establishment come il Cinque Stelle avrebbe potuto rivoluzionare la politica italiana. E invece chi contesta il movimento indica l’amministrazione Raggi come la prova che il partito è preparato a far cadere un governo, ma non ad assumersi le responsabilità del governo, la dimostrazione che i nuovi politici italiani non sono molto meglio dei vecchi, non immuni dalla corruzione, non meno inefficaci e non meno impopolari”. Il NYT riassume i giudizi e le critiche che ormai da mesi in Italia incrociano il percorso dell’amministrazione romana del M5s. Intervistata dal Times nel suo ufficio in Campidoglio prima di andare in vacanza sulle nevi delle Dolomiti – forse per testare di persona il progetto della funivia capitolina che dovrebbe collegare la fermata della Metro A Battistini col quartiere Casalotti – la Raggi spiega qual è la sua strategia: “Noi abbiamo dovuto scavare un grande buco, le fondamenta: prima di costruire le mura di una casa, devi scavare a fondo le fondamenta. Ma adesso stiamo costruendo le mura”. Il New York Times ricorda che la Raggi da mesi viene dipinta come un sindaco ostaggio della sua inesperienza, costretta a dibattersi fra le divisioni all’interno del Movimento fondato da Beppe Grillo. Il giornale cita il sondaggio di ‘Repubblica’ pubblicato pochi giorni fa in cui il 70% dei romani dichiara di non fidarsi del sindaco eletto da meno di un anno. Anche il Times fa il paragone con quanto accade in altre città governate dai 5 Stelle, innanzitutto la Torino del sindaco Appendino: “Nel Nord Torino è una città che funziona bene, e un altro sindaco, Chiara Appendino di 32 anni, governa le cose in maniera molto più efficiente”. Nessuno dice che Roma sia una città facile da governare, scrive il Nyt: “La complessità dei problemi romani è stata confermata ad esempio dall’inchiesta Mafia Capitale del 2014”. “Noi cuciniamo con gli ingredienti che abbiamo”, dice la Raggi alla giornalista del New York Times, riferendosi ai funzionari che ha trovato in Comune di Roma. Il giornale fa poi l’esempio della Raggi che appoggia lo sciopero dei tassisti che invadono le strade di Roma e che visita il Teatro Valle occupato per mesi per sostenere che “secondo molti il Movimento 5 stelle è più adatto alle proteste di strada che alle stanze del potere”. L’articolo si chiude con un’ultima dichiarazione del sindaco: “Roma non sarà mai come Amsterdam, piena di bici, o Parigi, piena di linee del metrò, Ma possiamo migliorare, e noi miglioreremo. La gente deve solo avere pazienza”. Ma anche la pazienza ha un limite, e questo a dirlo non è il Times, ma i romani!

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