La pandemia nel resto del mondo.

di Redazione. Tutto il mondo è paese. Tutto il mondo è sotto scacco pandemico. Non c’è chi ha un modello, un protocollo da ‘copiare’ per combattere efficacemente il coronavirus, ma in tutto il mondo si naviga a vista. Solo che qui da noi, in Italia, si scontrano le varie tifoserie senza addivenire ad una sintesi costruttiva, mentre oltralpe sono un pò più seri di noi e soprattutto parlano con una sola voce: “Abbiamo quattro mesi invernali lunghi davanti a noi e la luce alla fine del tunnel è abbastanza lontana”.
Lo ha detto Angela Merkel in conferenza stampa a Berlino. “Questa è come una catastrofe naturale”, ha aggiunto, spiegando che la situazione non dipende dalla politica.

Tornano sopra quota 50.000 i nuovi contagi Covid-19 in Francia, che si attestano oggi a 52.518 secondo il sito del governo. Alto anche il numero dei decessi, 416 nelle ultime 24 ore, per un totale di 37.435. Crescono di 152 i letti occupati nei reparti di rianimazione, che sono ora occupati da 3.730 pazienti Covid.

Le diverse federazioni di commercianti francesi verranno ricevute questa settimana dal ministro francese dell’Economia, per studiare le condizioni di una eventuale riapertura dei negozi a partire dal 12 novembre, dopo la chiusura dovuta al nuovo lockdown contro il coronavirus. “Per tutta la settimana – ha detto ai microfoni di RTL – riceverà con Alain Griset, ministro incaricato delle Piccole e Medie Imprese, le diverse federazioni di commercianti per studiare con loro, con le caratteristiche di ogni professione, quali regole sanitarie ci permetterebbero di riaprire un certo numero di negozi”.

Il quadro attuale sui contagi da coronavirus è tornato a essere “cupo” nel Regno Unito come altrove “nel breve termine”, ma il governo britannico non si è mosso in ritardo rispetto “agli altri Paesi europei” e “i nostri scienziati sono unanimemente ottimisti sul medio e lungo periodo”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson illustrando ai Comuni il lockdown nazionale bis annunciato sabato per l’Inghilterra da giovedì 5. Johnson ha legato la speranza di “una exit strategy” successiva alla prospettiva di “far abbassare ‘indice Rt” di diffusione dell’infezione “durante l’autunno”, di utilizzare il prossimo mese per rafforzare il sistema di test e tracciamento e portare i tamponi a “500.000 al giorno”, ma soprattutto di un vaccino certificato dalle autorità sanitarie e disponibile su vasta scala entro “il primo trimestre” del 2021.

I morti di Covid-19 in tutto il mondo hanno superato la soglia di 1,2 milioni, secondo l’ultimo conteggio della Afp. In totale, sono stati segnalati almeno 1.200.042 decessi, su 46.452.818 contagi. Quasi un decesso su cinque si è verificato negli Stati Uniti, che con 230.996 morti è il paese con maggior numero di vittime (con 9.207.364 di contagi). Seguono il Brasile con 160.074 morti e 5.545.705 casi, l’India (122.607 decessi, 8.229.313 casi), il Messico (91.895, 929.392) e il Regno Unito (46.717, 1.034.914).

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3 Responses

  1. Marcel-CH ha detto:

    Siamo sempre i soliti esterofili. Paghiamo milioni di euro un calciatore solo perchè è straniero pensando che sia migliore dei nostri giovani! E così in politica: l’erba del vicino è sempre più verde della nostra!?

  2. Alessia-GE ha detto:

    Caro Giacomo-TO, non è che negli altri paesi se la passino meglio di noi! O forse pensi che Macron sia meglio di Conte? Io avrei delle serie difficoltà a scegliere se vivere in Italia o in Francia!

  3. Giacomo-TO ha detto:

    Sarà che tutto il Mondo è paese, ma il paese nel quale vivo è decisamente allo sbando e guidato da una manica di incompetenti

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