La nostra bella Italia ridotta ad una stalla di fetido letame.

Che cambiare l’Italia, ripulirla da scandali e ruberie, liberarla da lobby e vecchi burocrati, non fosse un gioco da ragazzi, lo sapevamo tutti. Ma che il Belpaese fosse una stalla stracolma di letame dal lezzo insopportabile e che s’invochino addirittura le proverbiali fatiche di Ercole per restituirla al suo antico splendore – dacchè i miracoli in Italia non li fanno più neanche i santi, figuriamoci i nostri parlamentari seppure a 5stelle – lo apprendiamo proprio in queste ore dal blog di Beppe Grillo. Non certo da quei milioni di italiani che rimasti in città sudano e sgobbano per mandare avanti la baracca, o da quelli più fortunati, e non sono pochi, che stanno già in vacanza lungo tutto lo Stivale nelle città d’arte, lungo le coste, al mare e ai monti, per godere dei posti più belli del mondo che solo noi abbiamo e che tutti c’invidiano. Altro che stalle!
Certo in Italia, da un po’ di tempo a questa parte non è che le cose vadano un gran che bene. Ma pur vero è che se nel Belpaese fossero state tutte ‘rose e fiori’ e ‘margherite da raccogliere’, molto probabilmente il M5S non avrebbe neanche preso tutti quei milioni di voti da chi gli ha delegato il compito di prendere la ramazza in mano e fare pulizia. Certo, in un Paese dove il più pulito c’ha la rogna è difficile ‘ripulire’, ma non impossibile. Basta solo iniziare! Basta solo smetterla di chiacchierare e di parlarsi addosso, ma rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare seriamente! 
Ma lavorare stanca. E allora si vagheggia di eroi e semi-dei, e ci si rifugia nella mitologia… “Bisogna ripulire l’Italia come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall’eroe. E’ una fatica immane, ma per salvarsi, o almeno limitare i danni, bisogna risanare il Paese, vanno sradicati inciuci, connivenze, diritti acquisiti, rendite di posizione, burocrazia”. Così Beppe Grillo nel sul suo blog, dove esorta con toni accesi – ma esorta chi? la signora Maria!? – a rompere lo status quo e attacca il governo Letta, “inesistente e senza alcun peso internazionale. Un governo inesistente composto da figure di seconda e terza fila senza nessun peso internazionale. L’Italia è come una scimmia ipnotizzata da un pitone. Ferma, immobile, paralizzata.”. 
Bene, e allora muovetevi, datevi una mossa, altrimenti che vi abbiamo votato a fare? Che ci stanno a fare decine e decine di deputati e senatori a 5stelle nel Parlamento Italiano? 
Macchè, la colpa di tanto immobilismo è del popolo bue, che subisce inerme e non si ribella… “La mancanza di una reazione qualunque di fronte alla protervia della politica sconfina nel mistero. Sembra che un intero popolo sia in attesa di qualcosa che verrà, che percepisce, ma non ha ancora messo a fuoco… Il lezzo delle stalle è ormai insopportabile”, conclude. 
Insomma, siamo messi proprio bene. Da un lato c’è Beppe Grillo che dice a noi, a noi cittadini senza voce, limoni ormai spremuti fino allo stremo, di darci una mossa: “bisogna ripulire l’Italia dal letame”! Non realizzando il fatto che adesso anche lui, il suo movimento, i suoi deputati e senatori campano in quella stalla che puzzerà pure tanto, ma dove la mangiatoia è sempre piena. E dall’altro c’è chi twitta: “Grillo istiga all’odio e alla violenza. Basta con questo patetico fascismo 2.0”, aspettando che arrivi da Arcore il primo vagito di Forza Italia 2.0
I toni della politica italiana, purtroppo, sono questi. Con insulti, parole pesanti, repliche e polemiche che si rimpallano, all’insegna del ‘non fare’, senza che nulla cambi, che nulla si muova. Tanto alla fine a pagare il conto è sempre pantalone: il popolo bue, cornuto e mazziato!

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