La morte di Antonella, la ‘tiktoker’ di soli dieci anni, serva da lezione ma non solo per le famiglie.

di Mery Ferro. La notizia che sta sconvolgendo l’Italia adesso è sicuramente la morte di Antonella, la tiktoker di soli dieci anni.

Anche se non conoscevo nè lei nè la famiglia, non metto in dubbio che era una bambina matura, ma anche se era matura, era comunque una bambina ed un controllo da parte dei genitori era comunque indispensabile.

Già il fatto che aveva chiesto una cintura al padre doveva “far drizzare le antenne” come anche il fatto che non ha voluto sua sorella in bagno dopo che vi era entrata con la cintura.

C’è chi dice che la sua morte deve servire da lezione per le famiglie che mettono in mano a dei minorenni gli smartphone permettendo loro di navigare in internet e iscriversi a dei social che sono sani solo all’apparenza.

Ma la morte di quella bambina secondo me non deve essere solo insegnamento per le famiglie, ma anche per le scuole; è ora per le scuole di smetterla di essere obsolete, di limitarsi all’insegnamento delle materie scolastiche seguendo dei programmi vecchi di decenni.

Ciò che devono fare oggi le scuole è prendere atto che il mondo è entrato nell’era digitale e aprire gli occhi alla luce dei pericoli sul web cominciando proprio dai social.

Non voglio dire che gli insegnanti devono accantonare le loro materie per insegnare l’uso dei social, ma devono tutti insieme dedicare delle ore a questo ed i vari dirigenti scolastici devono fare lo sforzo di invitare anche frequentemente e non solo una volta all’anno degli esperti che tengano delle conferenze sul tema dell’uso dei social da parte dei minorenni in cui è gradita anche la presenza di almeno un genitore per studente.

In questo periodo di divieto di assembramento è ovvio che bisogna fare tutto online, ma un giorno tutto questo finirà e allora le scuole potranno allestire un’aula magna per questi incontri.

Per i social stessi, io capisco che quando raggiungono milioni di utenti i proprietari non possono ogni giorno a tutte le ore guardare i contenuti di tutti gli utenti, e proprio per questo devono trovare più persone affidabili e qualificate che esercitano il maggior controllo possibile in modo che tutti i contenuti rispettino il tema del social e vengano chiusi gli account ed eliminati i contenuti che costituiscono pericolo.

Tik Tok è nato come social per i bambini e ragazzi che amano la musica e il ballo? Sì?

E allora cosa ci fanno lì le challenge che istigano al suicidio? C’è chi dice che ai proprietari e agli amministratori non gliene frega niente di chi c’è e di come viene usato il social. Molto bene, allora bisogna mettere il social nella condizione di chiudere i battenti con la cancellazione degli utenti visto che si presenta per ciò che in realtà non è.

A quel punto qualcuno forse si ravvederà visto che la perdita degli utenti costituisce anche una perdita economica essendoci dietro un business tra sponsor e cose varie.

You may also like...

15 Responses

  1. Elly ha detto:

    Ti leggo sempre con molto interesse, peccato che ti fai sentire troppo di rado, mi piace come scrivi e quello che scrivi. Conto di “leggerti” pi6 spesso.
    Un bacione❤🧡💛💚

  2. Parsifal-Napoli ha detto:

    FB…. A mio avviso sono dannosiiiii

  3. roberto b ha detto:

    Comincio col dire che condivido tutto. Adesso lancio un sasso nello stagno, ritenete la pericolosità della pubblicità che inonda tutti i programmi televisivi per bambini, alla pari dei social fin qui descritti ? Io ritengo che si, ritengo che nei bambini viene fatto un lavaggio del cervello non avendo ancora il discrimine tra la finzione e la realtà.
    un saluto roberto b

  4. Antonella'66 ha detto:

    Cara Mery hai perfettamente ragione bisogna parlare e scrivere solo quando si ha qualcosa di importante da dire…. ma tu non ci deludi mai, quindi aspettiamo sempre di leggerti e lo facciamo con molto piacere!

  5. Ele F. ha detto:

    La scuola e la famiglia sono fondamentali per la formazione dei nostri ragazzi e per questo dovrebbero essere sinergiche

  6. Bea'80 ha detto:

    Bentornata Mery!

  7. Mery Ferro ha detto:

    Mi è piaciuto leggere che sono mancata, in effetti era tanto che non scrivevo. Non ho scritto per tanto tempo solo perché non avevo niente da dire e quando non si ha niente da dire, è meglio stare zitti piuttosto che scrivere assurdità pur di esserci. Di gente che pur di apparire scrive sciocchezze ce n’è già abbastanza soprattutto sul web. Presumo che tra chi mi ha risposto ci sono dei genitori, forse tutti siete genitori; anch’io sono una mamma, mio figlio va alla scuola materna. Non so quale mondo lo attenderà quando sarà alle elementari e alle medie ma di sicuro internet se lo scorda quando non è sotto la sorveglianza dei genitori, si sta rivelando troppo pericoloso ed io ho paura sia per lui che per la mia famiglia. Nonostante io sia quarantenne e mio marito cinquantenne, non abbiamo mai voluto saperne di social come Facebook e instagram proprio perché non sappiamo che gente si nasconde lì dietro. WhatsApp non lo volevamo neanche, lo abbiamo accettato solo quando si è rivelato indispensabile ma lo usiamo solo con chi conosciamo come i medici, i famigliari, gli amici, i conoscenti e i colleghi nel caso di mio marito che lavora. Tornando al discorso del lavoro della scuola, io non dico che il Personale scolastico deve prendere il posto dei genitori ( e dei tutori legali nel caso dei minori senza genitori) , dico solo che deve dedicare del tempo (attraverso lezioni ed attività) all’ istruzione sull’uso dei social coinvolgendo anche la famiglia. Se le famiglie riconoscono la pericolosità di un social mal gestito, non credo che mandino a quel paese la scuola se invita alla partecipazione di una conferenza in cui degli esperti espongono il problema e spiegano come affrontarlo e gestirlo.

  8. Sandra Rm ha detto:

    Cara Mey, ci sei molto mancata…. sei sempre molto attenta alle nostre problematiche e ti leggo sempre con immenso piacere!

  9. Ernestina Ri ha detto:

    La scuola fa già tanto, forse sono mamma e papà a fare TROPPO POCO!

  10. Daniela S. ha detto:

    I ragazzi di oggi hanno tutto troppo in fretta e senza nessun sacrificio, e la colpa è dei genitori che per garantirsi i “loro spazi” preferiscono lascirli in balia dei social!

  11. Vale'88 ha detto:

    I genitori di oggi mettono al mondo i figli e poi li parcheggiano dai nonni e a scuola, Poi ecco i risultati!

  12. Marcella VE ha detto:

    I figli quando li metti al mondo poi li devi pure seguire, altrimenti…

  13. Marta F. ha detto:

    i nostri ragazzi sono troppo viziati: inammissibile che abbiano cellulari da mille euro a soli otto anni!

  14. Giusy-BO ha detto:

    Va bene introdurre nell’educazione civica che si insegna in classe anche l’argomento dei “social”, ma non possiamo smpre demandare agli altri quelli che sono i precipui compiti della famiglia!

  15. SPQR ha detto:

    La scuola è importante, ma non possiamo demandare l’educazione dei nostri figli solo ai Prof… i genitori cosa ci stanno a fare?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *