La moneta unica non convince più nessuno!

L’Europa unita nel nome del pareggio di bilancio e sotto l’insegna di politiche economiche “lacrime e sangue” per i “soliti fessi” non tira più! L’Europa che unisce i capitali e divide i popoli in cittadini di serie A e serie B, l’Europa che se ne frega dell’ondata migratoria che sta prendendo d’assalto le nostre coste, l’Europa che ha impoverito famiglie e piccole e medie imprese, insomma questo tipo di Europa – più economica che politica – non piace più agli italiani rimasti alle prese con una moneta unica che di fatto ha dimezzato il potere d’acquisto.
E a fronte di salari e pensioni che non crescono, crollano i consumi e migliaia d’imprese sono costrette a licenziare, quando va bene, se non addirittura a chiudere i battenti! Insomma, questa Europa così com’è stata “unita” e soprattutto questo euro così com’è stato “cambiato” con la lira, non piacciono più a nessuno! O almeno a nessuno di coloro che campa onestamente di stipendio e viene bastonato dal fisco! E questo sentimento anti-europeista non è solo di chi è sotto botta di un debito pubblico ormai irrecuperabile come il nostro e quello dei greci, ma non è vista di buon grado neppure dal resto dell’Ue, dove un sondaggio condotto in sei Paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Polonia) mostra una crescita inarrestabile degli euroscettici, seppure la maggioranza degli europei continua ad accettare l’Unione per paura di quello che potrebbe accadere se venisse abolita. Solo in Germania ci sarebbe ancora grande fiducia nelle istituzioni europee, mentre in Francia, Spagna e Polonia solo 4 cittadini su 10 hanno un parere positivo sull’Ue e ancor meno in Gran Bretagna e Italia, dove il 73% dei cittadini non crede più alle politiche comunitarie. Peggio va alla moneta unica: appena un cittadino su dieci in Italia e Germania la ritiene vantaggiosa, mentre per la maggioranza della popolazione in tutti i Paesi esaminati l’euro sta creando qualche complicazione, ma è necessario all’Europa. Colpisce inoltre come persino tra i tedeschi ci sia un 37% pronto a tornare al marco (contro il 30,5 degli italiani). Stessa musica nei Paesi in cui l’euro non c’è: in Gran Bretagna appena il 13,1% si dice favorevole all’ingresso della moneta unica, contro il 14,6% dei polacchi.

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