La Legge di bilancio e poi subito al voto!

di Redazione. La Lega di Matteo Salvini vola nei sondaggi, vince le elezioni europee e arriva prima anche alle amministrative dovunque si voti. Forte del consenso popolare e fiaccato, per contro, dai continui “No” dei 5stelle, che nel frattempo inciuciavano con il Pd, il Capitano decide di staccare la spina al Conte1.

Nel giro di due settimane – scongiurate le elezioni anticipate – nasce il Conte2.

Tant’è che chi se n’era dette di peste e corna fino a qualche ora prima, per più di un anno, adesso si rimangia tutto e si mette insieme a chi denigrava, pur di dare vita al governo gialloRosso e prendersi le poltrone!

Il deus ex machina dell’inciucione è quel Matteo Renzi che, ostile ad ogni alleanza con i grillini subito dopo il voto del marzo 2018, improvvisamente cambia idea e sponsorizza il governo gialloRosso.

Ma non finisce mica qui.

Ministri e sottosegretari non fanno neppure in tempo a giurare, che Renzi lascia il Pd e crea i suoi gruppi parlamentari autonomi, che prendono il nome di “Italia Viva”, il suo nuovo partito, ai quali aderiscono sin da subito due ministri, Teresa Bellanova (Agricoltura) ed Elena Bonetti (Famiglia), più un sottosegretario, Ivan Scalfarotto (Affari Esteri).

Matteo Renzi è così – de jure de facto – la terza gamba del governo. Parteciperà ai vertici di maggioranza ed influirà direttamente nell’azione dell’esecutivo, anche perché i suoi venticinque deputati e quindici senatori (ma ci sono e ci saranno altre new entry) sono decisivi per qualsiasi decisione e soprattutto per qualsiasi “nomina” che il governo gialloRosso voglia effettuare.

L’affondatore del Pd e fondatore di Italia Viva, da oggi non risponde più a Zingaretti e può fare tutto ciò che vuole, decidendo della vita e della morte del governo.

Se a questo vero e proprio terremoto politico si aggiungono i numerosissimi cambi di casacca di onorevoli e senatori, il dado, o meglio, il voto dovrebbe essere immediatamente  tratto!

Subito dopo l’approvazione della legge di bilancio, il Quirinale – obtorto collo – dovrebbe sciogliere le Camere e ridare la parola agli italiani.

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1 Response

  1. Antonello ha detto:

    Caro Fabio, tralasciando il pensiero filosofico nel quale ben so che sei dotto,la sola mia soddisfazione è nel fare capire la mia buona fede,e non altro, ognuno pensa e ragione come vuole su tale tema,del resto la Consulta con la sua decisione sta dalla parte del mio pensiero altrimenti quell’ articolo del codice penale che vieta l’aiuto al suicidio assistito ben
    prevede la punibilità
    Lasciamo stare la Chiesa alle sue decisioni,come per altri temi come l’aborto ecct,tali non possono obbligarci ad un qualcosa dovuto per fede come se il contrario fosse peccato.Il peccato è ben altro,il peccato è obbligare ad un qualcosa del quale non corrisponde a quelle proprie volontà.
    La chiesa stessa non è indenne da peccati da tanti anni, anche se il Santo Padre sta dando quella sferzata avverso questi .
    Anche gli animali si fanno sopprimere in casi estremi con l’aiuto di quella scienza per amore, magari con quelle lacrime che solcano un viso sofferente di dolre per quella scelta,tale solo come ultimo atto d’amore .
    Un abbraccio .
    Antonello

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