La Lega Nord cambia nome? Nasce la Lega Italia?

‘Lega Nord’, nel settentrione d’Italia, e ‘Noi con Salvini’ nel Mezzogiorno. Due fave per un piccione? No, non funziona così. Il vecchio adagio della saggezza popolare recita l’esatto contrario: prendere due piccioni con una fava! Che tradotto in termini politici e in future elezioni significa, prendere il voto degli italiani con un unico soggetto politico, che unisca i consensi, senza dividerli tra Nord e Sud. Un dualismo che non regge più.
Una dicotomia politica e geografica che allontana Matteo Salvini da Palazzo Chigi e dalla leadership del centro-destra. Una buona fetta di italiani, da Milano a Palermo, si riconosce nei programmi di Salvini. Inutile negarlo. Ci sono milioni di connazionali che darebbero di buon grado il loro voto a Salvini, perchè condividono ciò che dice sul problema immigrazione, sulla legge Fornero, sulla sicurezza, sulla moneta unica e via discorrendo, ma che non darebbero mai la propria preferenza elettorale ad una ‘Lega Nord’ o meno che mai ad un ‘Noi con Salvini’.
Quindi è arrivato il momento, magari subito dopo il referendum del 4 dicembre, di dire basta alla «Lega Nord per l’indipendenza della Padania», come recita l’articolo 1 del suo statuto. Oggi, come non mai, Matteo Salvini ha l’obbligo morale e il dovere politico di voltare pagina, dando vita al ‘Carroccio nazionale’ che, magari, potrebbe chiamarsi ‘Lega Italia’. Ma serve un passo in più. Occorre un atto di coraggio, per rompere i vecchi schemi secessionisti, pur nel rispetto della tradizione federeale della Lega Nord vecchia maniera.
Solo così il nuovo soggetto politico che dovrà nascere dalle ceneri della Lega Nord, potrà offrire a ‘tutti’ gli italiani, un’alternativa valida, seria e responsabile al Pd di Renzi e ai 5Stelle di Grillo. Solo così, Salvini e il suo partito, potranno essere finalmente “votabili” anche al Centro e al Sud d’Italia: togliendo la parola «Nord» dal logo, mantenendo il nome «Lega», marchio che sopra il Po resta ancora una garanzia, e accompagnando la fusione dei «lumbard» con i «terun» nella «Lega d’Italia». Questa è la strada giusta, la sola da seguire.

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