La Lega e i Radicali presentano i referendum sulla giustizia.
Ma il Parlamento italiano con i suoi deputati e senatori e tutto l’amabaradan non è pagato per legiferare? Eppure alcune norme tardano ad essere varate. E allora le forze politiche ricorrono all’istituto referendario per cercare di dare una scossa al legislatore. Si parla da decenni della riforma della giustizia, ma poi non se fa mai niente e i cittadini rimangono appesi per tutta una vita ad una sentenza che non arriva mai!
E allora il leader della Lega Matteo Salvini insieme ad altri esponenti del Carroccio e del Partito Radicale, come Maurizio Turco, che presiedono il comitato promotore sono entrati in Cassazione per depositare i quesiti del referendum sulla giustizia. Questi i sei quesiti referendari sulla giustizia promossi dal Partito Radicale insieme alla Lega:
- Responsabilità civile dei magistrati,
- Separazione delle carriere tra magistratura requirente e giudicante,
- Limitazione alla custodia cautelare,
- Abrogazione della legge Severino,
- Abolizione dell’obbligo della raccolta firme per i magistrati che vogliano candidarsi al Csm,
- Diritto di voto per i membri non togati nei consigli giudiziari.
Riforma Giustizia. Non cambierà proprio un bel niente, perchè le leggi s’interpretano per gli amici e si applicano per i nemici!