La Juve ‘regala’ la Supercoppa all’Inter.

La finale di Supercoppa italiana di ieri sera allo Stadio Meazza ha dimostrato sul campo che gli undici punti in campionato che separano i bianconeri dai nerazzuri sono  per davvero troppi.

Una Juve decimata, priva di quasi tutti i suoi uomini migliori, da Szczesny a Chiesa a De Light, da Bonucci a Cuadrado, e con un Dybala a mezzo servizio, se l’è giocata alla pari con i campioni d’Italia fino all’ultimo secondo dei tempi supplementari quando ha ‘regalato’ la partita agli avversari con il ‘clamoroso’ assist di Alex Sandro che di petto l’ha messa sopra un vassoio d’argento a Sanchez che ha insaccato in rete e ringraziato, quando ormai tutti si stavano preparando a tirare i rigori!

Una vittoria tutta in rimonta per l’Inter, capace di ribaltare la partita dopo l’iniziale vantaggio bianconero firmato McKennie, soltanto grazie ad un rigore di Lautaro  (un’ingenuità di De Sciglio) e al colpo gobbo dell’attacante cileno (un regalo con tanto di fiocco rosso di Alex Sandro)!

Due a uno il risultato finale e Supercoppa all’Inter.

Da notare la ‘tristezza’ di un inno di Mameli intonato in completa solitudine dalla cantante milanese Arianna Bergamaschi prima del fischio di inizio gara, al cospetto di due squadre che schieravano in campo per la finale della Supercoppa ‘italiana’ più stranieri che italiani, rimasti tutti quanti rigorosamente con le bocche cucite: che tristezza!

 

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1 Response

  1. Bianco&Nero ha detto:

    La finale di Supercoppa ha evidenziato l’ennesima prestazione di negativa di Alex Sandro, irriconoscibile ormai da diverse stagioni con la maglia della Juve. Il brasiliano è stato protagonisti di un grave errore nell’ultimo minuto dei supplementari che ha permesso a Sanchez di segnare, e sui social si sprecano le critiche, a lui e ad Allegri che insiste a concedergli fiducia.

    Alex Sandro è in scadenza di contratto nel 2023 e da entrambe le parti non c’è intenzione di rinnovare: un altro dettaglio che spinge la Juventus a metterlo sul mercato il prima possibile. A causa del rendimento degli ultimi anni nessun top club si è fatto avanti, e l’alto ingaggio lo allontana dalle società di medio livello.

    La brutta serata di mercoledì potrebbe però spingerlo ai margini della rosa, convincendolo a lasciare subito Torino nelle prossime settimane, accettando offerte di ingaggio inferiori.

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