La inutilità eretta a sistema politico. di Antonio Cianci

di Antonio Cianci. Interminabile apologia retorica del Festival 2020 del direttore di Rai1. Interminabile show delle “Sardine”, dopo quelli dei movimenti passati “il popolo viola”, “il movimento arancione”, quello dei sindaci (Pisapia, DeMagistris, etc.), delle donne “se non ora quando”, e “le madamine” di Torino.

Tutti movimenti per la partecipazione.

Tutti partecipano al rito della democrazia. Nessuno fa nulla per risolvere qualche problema dei cittadini, realizzare cioè la democrazia, anziché declamarne i principi, con le chiacchiere vuote di cui riempiono i talk show televisivi e le interviste giornalistiche.

Aggiungiamo: la defatigante maratona sulla prescrizione, senza un solo progetto credibile di riforma del processo penale (intento più che quarantennale).

Ancora: scontro ideologico tra fascisti e antifascisti sulla giornata della memoria riguardante le “foibe”. Proprio quelli che non hanno alcun titolo per parlarne e tantomeno per celebrare l’avvenimento.

Infine solo propositi di investimenti pubblici e privati, italiani e stranieri, senza lo straccio di una copertura credibile e col debito in crescendo, mentre il Pil decresce vistosamente.

Tra i giovani aumenta l’abbandono scolastico, ne’ si arresta l’esodo dei giovani migliori e consapevoli del proprio futuro.

Il tutto amplificato con grande enfasi da media interessati e servili.

Si va verso il futuro, senza correggere gli errori, le contraddizioni, le illusioni, le sciocchezze commesse in passato. Anzi il passato non si discute, è inamovibile; è l’esempio vivente della grandezza della classe ‘politico-sindacal-burocratico-giudiziaria’ del paese.

Procediamo da gran tempo senza un’idea in testa o un indirizzo in tasca.
Il disastro politico economico e sociale è sempre più probabile.
Beata inutilità eretta a sistema politico!

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2 Responses

  1. MariKa'70 ha detto:

    Siamo non per niente il Pase di Pulcinella e la Repubblica dell Banane ? ? ?

  2. il Tasso del miele ha detto:

    “CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA”.
    E’ tutto lì il segreto: un continuo cambiamento che NON INCIDA SULLE CAUSE che si lasciano intatte. A corona di questo un’assuefazione alla sofferenza ed alla sopportazione che merita un Premio Nobel. Nessun popolo al mondo è come l’italico: Qualsiasi ingiustizia ci fanno sempre pronti a scattare ed obbedire. Siamo fatti così, alla maggioranza piace farsi macellare da una classe politica che fa ridere, basta guardare al Ministero degli Esteri: da ridere per non dire altro 🙁 🙁 🙁

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