La genesi delle “corna”.

di Agostino Spataro. Vista la diffusione delle corna ornamentali anche nelle manifestazioni politiche (vedi foto del “vikingo” di origini italiane fra i capi dell’invasione del Congresso Usa) segnalo questo pezzo sulle origini benefiche delle corna tratto da un mio racconto (“L’Incompiuta”) inserito nel volume “Il cavaliere e la notte“:

“Una mistura tossica composta di fatti veri o inventati, d’insinuazioni, di maldicenze, di diffamazioni a ruota libera, da cui Cocò trasse la convinzione che, alla prova della verità, questa donna siciliana, tanto decantata per il pudore, per le sue virtù coniugali, non è che un’ineffabile puttana.

E buttana per buttana, meglio quella dichiarata dalla quale puoi andare quando più ti aggrada, con un costo modico, senza condizionamenti e obblighi di vario tipo. E, soprattutto, per restare liberi di camminare a fronte alta senza che nessuno ti possa gridare, davanti o di dietro, cor­nuto.

“Ah! Per un uomo non c’è sensazione più ricreante di passarsi una mano sulla fronte liscia, sgombra da qualsiasi protuberanza!

E, per continuare a godere di tale sensazione, non c’è altra soluzione che stare lontani da ogni proposta matrimoniale”, congetturava Cocò, guardandosi allo specchio.

A parte il nostro applicato che era una personalità debole, il problema delle “corna” continua a essere un assillo in molti paesi “caldi” dei sud del mondo, soprattutto in quelli di tradizione islamica e cristiana.

E dire che – come un giorno spiegò il professor Beniamino – la genesi delle “corna” non fu per nulla di segno negativo, ma addirittura ben augurante.

“Ci fu un equivoco, artatamente studiato, inculcato, soprat­tutto, ai poveracci (i ricchi se ne strafottono della corna) per rafforzare la sacralità del matrimonio, l’idea del possesso di un altro individuo. Se tutti, uomini e donne, fossimo cornuti la vita sarebbe una bellezza!” Indi spiegò l’origine della “corna”.

Nell’antichità, nei paesi nord-euro­pei, i governatori delle province, in forza del loro potere, potevano scegliere la donna con la quale desideravano accoppiarsi per la notte. Qualcosa di simile al nostrano “ius prima noctis”.

Quando questo avveniva, la porta della casa dove il governatore aveva “incontrato” la donna era adornata con corna di alce, come segno della sua onorevole presenza.

Se la donna era sposata, il marito, felice, mostrava ai vicini l’ornamento, giacché la “visita” del governatore era per quella famiglia un orgoglioso riconoscimento.

Da qui le classiche frasi di compiacimento: “Ti misero le corna”, “Sei un cornuto”, ecc, ecc.

Sesso e amore nel mondo: gli Inuit | DeAbyDay

Ancora oggi, una simile costumanza si riscontra presso le popolazioni eschimesi che vivono all’estremo nord, dove – si dice – che il marito usi offrire la moglie all’ospite che giunge nell’igloo. Anche se non è go­vernatore.

Condivisibile o meno che sia la consuetudine, resta da capire la ragione per cui essere “cornuto” al Nord era (è?) motivo di orgoglio, mentre al Sud è la più grave offesa, un disonore, una macchia indelebile da la­vare con il sangue. Punti di vista o problemi di natura ambientale, deri­vati dalla differenza termica? Agli schiffarati l’ardua sentenza.”

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7 Responses

  1. Agostino Spataro ha detto:

    Libia, fine della politica estera italiana?

    “Oggi i nuovi padroni del mondo non vogliono più le politiche estere nazionali, perché si ritengono ostative, limitative dei progetti dei mercati globali. Tutto si accentra nelle grandi entità sovranazionali e, in definitiva, nei centri internazionali (anche privati) di potere politico e finanziario. Perciò, non è necessario mettere alla testa dei governi, dei dicasteri personalità politiche di rilievo. Meglio optare per personaggi poco dotati, sono più funzionali al dispiegamento delle nuove strategie.”

  2. Antonello Laiso ha detto:

    Grazie Elena ,Teresa,come notate si può senza far , oppure facendo nomi,scrivere cose vere,questa è democrazia ,libertà d’opinione, e di critica.
    Saluti

  3. Elena S. ha detto:

    Antonello è un “fine” osservatore delle vicende politiche, “elegante” nei suoi appunti e la sua “allusione” è strabiliante!!!

  4. Teresa ha detto:

    Antonello fantastico….chi non ha capito la tua allusione elegante e non offensiva ???

  5. Antonello ha detto:

    La genesi delle corna….mi ricorda qualcosa di diversi anni fa di alcuni raduni…..ove si vedevano persone tipo nibelunghi e Yankees…..

  6. Matteo Salvini ha detto:

    Twitter è un’azienda privata, ma ha una funzione pubblica. Imbavaglia Trump? Ne ha parlato anche Enrico Letta, mi domando: dove stiamo andando? Chi decide che cosa si può dire e non dire? La violenza va condannata ma la censura non mi piace mai.

  7. Beppe S. ha detto:

    Twitter ha fatto bene a sospendere @realDonaldTrump. Se un Presidente si comporta da troll, va trattato come un troll. Ripetere bugie pericolose (“Ho vinto le elezioni”, etc) e invitare all’insurrezione? Non è libertà di opinione: è una follia.

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