La forza della ragione.

di Maria Pia Caporuscio. Fino a quando i popoli non riusciranno a conquistarsi quell’emancipazione umana e liberarsi dalla soggezione mentale verso i cosiddetti “potenti”, non si potrà sperare in una società di persone libere e uguali. Cancellare dalle nostre menti dogmi e padroni è un esercizio che dovremmo fare al più presto e impegnarci nella cultura etico-politico-sociale per realizzare una società veramente democratica, dove diritti e libertà non siano soggetti a transizioni. Imparare a pensare, giudicare, scegliere vuol dire anche diventare padroni della propria vita. L’autodeterminazione è un valore non negoziabile, il solo che può darci la dignità nonché il diritto di vivere una vita serena e dignitosa. Questo diritto in una società è garantito dalla Costituzione e forse è proprio questa la ragione per cui la si vuole stravolgere.
Un popolo consapevole dei propri diritti e deciso a farli rispettare fa paura al potere, per questo non ci si deve stancare di gridarlo all’infinito, affinché la parte debole della società ne sia a conoscenza. Una popolazione consapevole rappresenta un pericolo per i potenti, più ancora della dinamite. Ogni uomo deve sentirsi responsabile del proprio progetto di vita, deve prendere coscienza di essere lui proprietario della propria vita e non deve mai e in alcun modo, sottometterla agli altri. Il potere ha da sempre avuto la meglio sulle popolazioni in virtù degli inganni e degli abusi con cui è sempre riuscito a sottometterle. Da sempre questi potenti si sono arrogati il diritto di vita e di morte degli esseri umani e questo è dimostrato in quelle luride guerre, spesso combattute per saziare l’oscena sete di potere di questi individui, che stroncavano la vita a milioni di ragazzi, senza che nessuno si fosse assunta la responsabilità di condannare queste barbarie. Chi ci guadagnava da queste morti se non i fabbricanti di armi, le banche mondiali o i politici fuori di testa? Perché i popoli hanno sempre subito questi assassinii come dinanzi a un fato e non alla feroce volontà di criminali? Perché dopo tanti secoli di civiltà non abbiamo ancora imparato a scegliere le migliori menti a cui affidare la nazione e le nostre vite? A queste politiche favorevoli a pochi, va contrapposto il diritto di tutti i cittadini. Questo sistema politico ed economico si è rivelato una catastrofe per miliardi di esseri umani. Un sistema degenerato al punto da affamare l’intera umanità, per strafogare poche migliaia di capitalisti. Necessita un ritorno alla logica naturale che ci vuole tutti uguali fin dalla nascita ed è solo la prepotenza, la violenza e l’immoralità di alcuni a dividere gli uomini in sfruttati e sfruttatori. Questo sistema va fermato, necessita abbattere l’opportunismo, la pavidità, la rassegnazione che producono servilismo, corruzione e assuefazione all’infelicità, cose contrarie alla natura e alla dignità umana. Siamo consapevoli che la cultura fa paura a chi vuole una umanità pecorona e in ginocchio e la ostacolano in ogni modo, manipolando l’intelletto con un bombardamento mediatico, dove giornalisti trasformati in servi del potere, senza rendersi conto di contribuire alla decadenza politica e morale del proprio paese e solo per soddisfare le loro bocche fameliche. I fautori di questo sistema aborrano un mondo di individui pensanti, per questo dobbiamo sollevarci da terra e usare le ali della ragione per conoscere e agire e diventare maghi della conoscenza, spazzando via la passività, la rassegnazione, l’accettazione al pensiero unico che ci fa sentire piccoli e impotenti, giustificando in questo modo proprio chi ci vuole così. Necessita uscire dalla sudditanza mentale, economica, politica e sociale, uscire da questa bugiarda convinzione di inferiorità per costruire una società giusta, perché non può esistere libertà senza giustizia, non può esistere una società di eguali in dignità, dove nessuno sia escluso dal diritto di avere diritti. Dobbiamo pretendere una istruzione per tutti, rimuovere il sistema capitalistico che glorifica poche persone e ne svantaggia miliardi, togliere i privilegi alle caste, deporre i governanti immorali e imparare a sceglierne tra i migliori che la società ci mette a disposizione e non permettere mai più quest’orgia dei potenti che divorano i beni pubblici in favore dei privati, che toglie ai poveri per dare ai ricchi, che si arroga il potere di uomini su altri uomini, sfruttandone la sola cosa che possiedono: la forza lavoro per arricchirsi. Teniamo presente di essere nati liberi e non dobbiamo più permettere a nessuno di toglierci quella libertà, che spetta per diritto ad ogni nato in questo pianeta. Combattere gli abusi, la violenza e l’oscena immoralità dei cosiddetti potenti, deve diventare non solo l’obiettivo, ma un sacrosanto dovere di tutti gli esseri umani!

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