La democrazia può e deve rimodernare, ma solo con più democrazia!

di Maria Pia Caporuscio. A cosa si deve questa impellente urgenza di riformare la Costituzione? Quali modifiche sono così vitali per il nostro Paese, da renderne così urgente la ritrattazione dopo sessant’anni? Forse la risposta sta nella volontà di rendere innocui i cittadini difronte ad un nuovo tipo di fascismo. Settanta articoli della Costituzione verranno fulminati. Ma come si può solo permettere a mani come quelle degli attuali politici, di toccare ciò che è il nostro “Vangelo”? Come si può farla profanare da un apprendista stregone e da un condannato in via definitiva? Siamo diventati tutti pazzi? In quella “Carta” sono contenute regole scritte da menti illuminate e manometterle è un sacrilegio!
Questa gente ha ampiamente dimostrato con anni di malgoverno, cosa è capace di fare ogni volta che tocca qualcosa. Non si può negare che questi ultimi venti anni sono stati per l’Italia la più grande catastrofe culturale, morale, politica ed economica del nostro tempo, una cultura dove tutto si compra e si vende, compresa l’anima delle persone. Non siamo ancora in una dittatura certo, ma ci stanno portando piano piano tenendoci per mano, in modo subdolo e la dimostrazione è la “non-riforma” elettorale, le politiche della velocità, la riforma del lavoro e della giustizia, l’assurda subordinazione ai mercati, la finta “modernità” che ci riporta indietro di secoli, governi che si auto-eleggono, l’imposizione del pensiero unico e il disprezzo per quello critico, ne sono una prova concreta. Lo sfoggio di innovazioni non significa affatto Democrazia né tanto meno gli accordi presi sottobanco anzi, tutto questo ne fa esattamente il contrario. Democrazia è ponderazione, condivisione, discussione, informazione, ma purtroppo ci accorgeremo di averla perduta quando sarà troppo tardi per porvi riparo e non troveremo nessuna garanzia nella nuova costituzione che si apprestano ad ammannire. Lo scopo vero è quello di disintegrare una Costituzione antifascista e anti sfruttamento del popolo, visto che questo si scontra con la visione autoritaria dell’attuale potere, che non è più politico ma economico. Non sono più i governi a dettare le leggi ma il potere finanziario e queste che chiamano “riforme” annienteranno la Costituzione italiana, quella pensata per impedire una futura svolta autoritaria nel Paese ma non solo, verrà annientato il concetto stesso di civiltà. La democrazia deve e può rimodernare esclusivamente con più democrazia!

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