Il nostro è uno starno Paese. Basti pensare che la Corte dei Conti ha “bocciato” il contratto degli Statali – non perchè si è trattato di un aumento stipendiale “deludente”, dopo dieci lunghi e faticosissimi anni di mancato rinnovo, se rapportato al reale costo della vita e al dimezzamento del potere d’acquisto delle buste paga dei pubblici dipendenti riconducibile all’infausto passaggio dalla Lira all’Euro – ma soltanto perché si sono dati aumenti a ‘pioggia’ (appena “30euro netti”, la media pro capite dell’aumento!!!), senza nessun incremento tale da premiare il merito, da incentivare produttività ed efficienza nel pubblico impiego. Bene avrebbe fatto, invece, la Corte a stigmatizzare le indecenti differenze di trattamento economico tra i travet dello Stato, discriminati in lavoratori di ‘Serie A’ e di ‘Serie B’. Infatti, a tutt’oggi, ancora vigono all’interno dei pubblici uffici differenze salariali ‘sostanziose’ non in base al merito, alla produttività e all’efficienza del servizio reso alla collettività, ma a seconda della sede in cui i dipendenti statali prestano servizio. Per cui, assistiamo ancora impotenti e basiti al fatto che ci sono nello Stato italiano “stipendi d’oro” e “stipendi da fame”, secondo quell’antico e malsano postulato che “chi sta vicino al fuoco (Camera, Senato, Quirinale, ecc, ecc,) gode di retribuzioni faraoniche, e chi, invece, ne sta lontano si deve accontentare di quello che passa il convento”!
Malgrado quello che si legge su molti giornali, in merito ad un aumento di poveri in Italia, in realtà forse…
Gli unici ad esultare sono gli studenti che oltre alle vacanze di Natale e Pasqua si vedono arrivare pure quelle…
Non capisco perché si debba chiudere una scuola perché due devono pregare a digiuno. È assurdo
Siamo alle comiche! Se tu vuoi fare il digiuno lo puoi fare anche a scuola, non è che per fare…
Chi vuole andare a scuola deve poterci andare. Quando si comincia a imporre è sbagliato e si cade nella provocazione,…