La città non è un posacenere!

di Luciano Pellegrini. Può capitare di essere mandati a quel paese quando si cerca di far ragionare le persone sull’educazione, il rispetto dell’ambiente e degli altri. A Chieti, come in tante città d’Italia, ci sono scuole occupate dagli studenti che manifestano contro i tagli del governo e per far capire le loro ragioni. In Corso Marrucino, il salotto bene della città, si trova il Liceo Classico G.B.Vico. Una decina di studenti, all’ingresso dell’istituto, avevano creato un “tappeto di cicche” sul marciapiede. Ho cercato di far capire, spiegare, che la loro azione non era civile… un professore è intervenuto, chiedendo scusa e offrendosi per raccogliere le cicche… uno studente, voleva risolvere più velocemente il problema, mettendo le cicche nel tombino di scarico. L’ho bloccato e gli ho fatto capire che la sua idea avrebbe creato altri problemi, contaminando anche le fogne… Il mio messaggio è di far capire che tutte o quasi tutte le persone che fumano buttano così naturalmente i mozziconi di sigaretta a terra senza pensare che la sigaretta oltre ad essere dannosa per il corpo umano, lo è anche per l’ambiente: la città non è un posacenere! Nel mondo ci sono circa 1.5 miliardi di fumatori. Circa 4.5 milioni di miliardi di cicche ogni anno vengono disperse nell’ambiente, pari a 845.000 tonnellate di rifiuti. Cifre impressionanti, ma che non fanno riflettere. Secondo un’indagine dell’Onu, il 27% dei rifiuti raccolti nel mediterraneo è costituito da cicche di sigarette e altri prodotti legati al fumo. In Italia ci sono 13 milioni di fumatori, il numero medio di sigarette fumate al giorno è di 15, questo significa che complessivamente vengono immessi in Italia 72miliardi di cicche. Queste cicche contengono sostanze inquinanti: nicotina (324 tonnellate di nicotina nell’ambiente ogni anno), arsenico, acido cianidrico, catrame, ammoniaca, e altre sostanze. Non c’è quindi dubbio che questa dispersione inquina: fumare una sigaretta in una stanza, inquina più di un motore Diesel!

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