Italia fuori dalla recessione, sale il Pil +0,2 e cresce l’occupazione +0,3.

di Redazione. Con il ‘reddito di cittadinanza’ e ‘quota 100’, le due maxi misure economiche varate dal governo, ma non ancora a regime, la flat tax, la pace fiscale, la riduzione dell’Ires, i tagli alle pensioni d’oro e agli sprechi ancora al loro primo vagito e il decreto dignità fresco di legislatura, il Pil segna ‘miracolosamente’ un +0,2 per centoe ci porta – almeno per il momento – fuori dalla recessione!

Non è certo il caso d’intonare trionfalismi, ma se questi di Lega e 5stelle, tra una litigata e l’altra, avessero per davvero imboccato la strada giusta per uscire dalla crisi, nonostante gufi e delatori?

Bè, non saremmo certo noi a tifare contro!

E comunque, dati alla mano, arrivano buone notizie dall’Istat. Infatti, stando ai dati della prima stima flash dell’Istituto di statistica, nel primo trimestre dell’anno il Pil italiano (corretto per giorni lavorativi) è cresciuto dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Su base tendenziale, cioè nel confronto con il primo trimestre 2018, la crescita è stata dello 0,1%. L’economia è così uscita dalla recessione tecnica dovuta ai due cali consecutivi del prodotto interno lordo registrati negli ultimi due trimestri del 2018, entrambi chiusi a -0,1%.

I dati comunicati dall’Istat mettono in evidenza “il positivo andamento del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che scende a marzo al 10,2%”. Lo afferma il ministro dell’Economia Giovanni Tria commentando i numeri resi noti dall’Istituto di statistica. Da segnalare in particolare, “oltre all’aumento dei giovani occupati e delle posizioni permanenti, il miglioramento del tasso di occupazione che risale al 58,9%, tornando ai livelli massimi da aprile 2018. Numeri che testimoniano la solidità e la tenuta dell’economia italiana”.

All’inizio del 2019 l’economia italiana ha registrato “un moderato recupero che ha interrotto la debole discesa dell’attività registrata nei due trimestri precedenti”. Nel complesso, “l’ultimo anno si è caratterizzato come una fase di sostanziale ristagno del Pil, il cui livello risulta essere nel primo trimestre del 2019 pressoché invariato rispetto a quello di inizio del 2018”. E’ il commento dell’Istat ai dati sul Pil del primo trimestre 2019, chiusosi con un aumento dello 0,2% rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno.

La crescita del Pil acquisita per il 2019 (quella che si otterrebbe cioè se i prossimi tre trimestri si chiudessero con una variazione nulla del prodotto interno lordo) è pari a +0,1%. Lo comunica l’Istat in base ai dati preliminari dei primi tre mesi dell’anno che mostrano un aumento congiunturale dello 0,2%.

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1 Response

  1. Matteo Salvini ha detto:

    I dati positivi sul Pil, sul lavoro e sulla ripresa economica impongono al governo una doverosa e sostanziale riduzione delle tasse. È obbligatorio realizzare al più presto la Flat Tax per imprese, lavoratori e famiglie, come da contratto di governo, senza dubbi o ritardi.

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