Ischia rivuole il suo “inchino”!

Giglio non docet! La Concordia e Schettino non fanno paura. Ischia rivuole il suo “inchino”. Ripristinare l’inchino delle navi, è la richiesta fatta da Federalberghi Ischia e dall’Ascom Confcommercio dell’isola.
Le due associazioni si sono rivolte direttamente al Capo del Governo Mario Monti, asserendo che il tipico “saluto marinaro” delle navi da crociera ha un ruolo fondamentale nell’ambito dell’economia turistica dell’isola campana: “Da alcuni anni l’isola d’Ischia si sta affermando nel mercato crocieristico, tale attività consente in parte di recuperare la costante diminuzione dei flussi turistici”.
Secondo le associazioni isolane la soppressione dell’usanza dell’inchino ha comportato la cancellazione di tutti gli accosti programmati per il 2012, lasciando nel più assoluto sconcerto aziende e lavoratori impegnati in tale attività.
Altro danno non trascurabile sarebbe legato all’impossibilità per le navi da diporto di attraccare nei porti turistici di Ischia Porto, Casamicciola Terme e Lacco Ameno o di sostare presso le insenature della zona.
Per i presidenti di Federalberghi e Ascom Confcommercio la decisione del Governo, dopo i fatti accaduti al largo dell’Isola del Giglio, è comprensibile, ma dà un taglio a molte attività imprenditoriali di Ischia, danneggiando così le imprese locali. Il governo darà ragione all’economia turistica locale, o prevarranno le ragioni relative alla sicurezza? Chi navigherà vedrà!

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