Integrazione e accoglienza? Ok, ma non toccatemi il Presepe!

di Maria Pia Caporuscio. “Chi troppo si abbassa mostra il sedere”, recita la saggezza popolare e queste perle dovrebbero essere adottate da quella classe politica che si ritiene al di sopra della popolazione e invece con quella loro ridicola arroganza compiono cazzate a ripetizione, infatti è sempre da loro che provengono idiozie come: “E’ necessario non fare il Presepe nel rispetto delle altre religioni”.

Vorrei chiedere al tizio che vomita stronzate come questa, a chi spetta rispettare quella nostra di religione! Dunque, secondo questi tizi saremmo arrivati al punto che non sono gli immigrati a dover rispettare le tradizioni della nazione che li ospita, ma dovrebbero essere i residenti a sostituire le proprie tradizioni con quelle loro, ribaltando in questo modo non solo la ragione, ma anche la logica. Allora a questo punto dovremmo cancellare anche la nostra storia e invertire la civiltà per un ritorno alle origini! Vorrei chiedere a questi “cosi” se in seguito dobbiamo smettere anche di parlare italiano e cominciare a studiare le loro lingue? Dovremmo smettere di mangiare la pizza napoletana, la pasta asciutta e tutte le eccellenze nostrane, per nutrirci come loro? E perché non demoliamo anche i nostri palazzi per costruire baraccopoli per non farli sentire a disagio? Che gli italiani sono persino troppo generosi nell’accoglienza e nella solidarietà non significa che all’improvviso siano diventati tutti pazzi come chi predica queste oscenità! Indipendentemente da chi crede o non crede in Dio, in Italia esiste da sempre la religione Cattolica e nessuno, nessuno deve permettersi di contestarla, punto! Chi intende vivere in paesi stranieri deve rispettarne non solo le tradizioni, ma anche le abitudini dei residenti ed adeguarsi ad esse. E’ già tanto che si permette ai nuovi arrivati di costruire moschee e luoghi di culto delle loro religioni, ma arrivare a voler demolire la nostra, per far posto a quelle loro, è osceno e chi osa solo pensarlo andrebbe cacciato a calci dal nostro paese, non essendone degno. Questo non è razzismo come vorrebbero far credere, ma onestà, giustizia, rispetto, civiltà. Se noi ci rechiamo a Londra, dove la guida è a destra contrariamente al resto del mondo, mica ci mettiamo a guidare contro mano!?

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